Cresce l’allerta
Fabio Calcagni — 13 Gennaio 2023
Il livello di allarme si sta alzando. Il rischio di una nuova ondata di Covid-19 a livello globale, ‘spinto’ dalla variante Kraken, preoccupata gli esperti di sanità che raccomandano prudenza.
Ad intervenire è infatti l’Oms, l’Organizzazione Mondiale della sanità (Oms), che oggi ha diffuso una nota in un consiglia a chiunque di indossare sempre le mascherine in quelli che definisce “uno spazio affollato, chiuso o scarsamente ventilato”.
L’Organizzazione specifica inoltre di comportarsi in questo modo a livello preventivo “indipendentemente dalla situazione epidemiologica delle singole regioni, vista l’attuale situazione pandemica a livello globale”. Un invito rivolto in particolare a tutti coloro che sentono di avere sintomi riconducibili al Covid-19 o se comunque si è entrati a contatto con persone fragili.
Il non detto di queste raccomandazioni è la preoccupazione in merito alla variante XBB.1.5 del Sars-Cov-2, quella ribattezzata Kraken. Questa non è legata all’esplodere dei contagi in Cina, dove l’abbandono improvviso della strategia “Zero Covid” da parte del regime di Pechino, sommato alla basse percentuale di vaccinazioni e all’inefficacia dei vaccini sviluppati localmente, ha provocato milioni di contagi.
L’allarme vero arriva infatti dagli Stati Uniti, dove è stata osservata per la prima volta già lo scorso ottobre e sta diventando rapidamente dominante. . “Negli Stati Uniti XBB.1.5 si sta diffondendo a una velocità del 12% maggiore rispetto alle altre varianti” spiega l’Ecdc, lo European Centre for Disease Control.
Ma Kraken sarà presto un problema anche in Europa. “I nostri modelli matematici – spiega l’Ecdc – indicano che XBB.1.5 potrebbe diventare dominante in Europa tra uno o due mesi, considerata la proporzione bassa di oggi e il suo tasso di crescita“.
La nuova variante comunque, così come le altre Gryphon (XBB), Cerberus (BQ.1) e Centaurus (BA.2.75), è al momento classificata come come variante di interesse e non come variante di preoccupazione.
Questo perché, come fa notare ancora l’Ecdc, nonostante l’aumento dei contagi negli Stati Uniti e dei decessi, causato probabilmente dal maggior numero di infezioni, al momento non si notano tratti più preoccupanti in Kraken rispetto alle altre parenti della famiglia Omicron: “Non ci sono al momento segnali che la gravità dell’infezione da XBB.1.5 sia diversa rispetto alle altre subvarianti di Omicron”, spiegano gli esperti.
Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.
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