Roma, 30 gen – Sono state incendiate cinque auto presso la sede Telecom di via Val di Lanzo a Roma. Nelle immediate vicinanze dell’accaduto sono comparse scritte contro il 41 bis e la “A” maiuscola cerchiata simbolo degli anarchici. Altro atto di violenza di matrice anarchica per il caso Cospito.

L’accaduto

Le cinque vetture erano tutte macchine aziendali brandizzate Tim ed erano parcheggiate nel piazzale della sede. Tre delle automobili sono andate distrutte dalle fiamme, mentre altre due sono state danneggiate in misura minore. Sul luogo è intervenuta la polizia. Sono al vaglio degli inquirenti le immagine delle telecamere di sicurezza, per risalire all’identità degli autori del gesto. Sulle motivazioni dell’atto non vi sono però troppi dubbi. Sui muri di una cabina elettronica, sempre afferente alla sede Telecom, sono state scritte con una bomboletta spray alcune frasi contro il 41 bis e la “A” di anarchia.

L’escalation degli anarchici

L’attacco incendiario rientra in un vero e proprio crescendo di violenze e proteste da parte del movimento anarchico per il caso Alfredo Cospito, il leader della Federazione anarchica informale (Fai-Fri) attualmente detenuto al 41 bis per terrorismo. Lo stesso Cospito si era reso responsabile di diversi attentati esplosivi e della gambizzazione di Roberto Adinolfi, amministratore delegato della Ansaldo Nucleare. Gli anarchici chiedono la scarcerazione di Cospito o almeno il suo trasferimento dal cosiddetto “carcere duro”. Intanto quest’ultimo, il quale ha intrapreso un lungo sciopero della fame, è stato spostato dal carcere di Sassari a quello di Opera a Milano a causa del peggioramento delle sue condizioni di salute. Il carcere di Opera è sempre in regime di 41 bis ma è dotato di un padiglione del Servizio assistenza intensificata (Sai) a cui sono destinati i detenuti affetti da gravi patologie. Proprio a Milano sono state date alle fiamme due auto della polizia locale nella nottata di ieri.

Michele Iozzino

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