Roma, 27 gen — Un incubo durato 5 anni: un 50enne indiano residente a Firenze è finito in manette per avere abusato sessualmente della figlia da quando questa aveva 14 anni. L’inferno, per la ragazza, è finito grazie alla decisione di denunciare il padre-orco, residente a Firenze da circa 27 anni. Lo straniero è accusato di violenza sessuale aggravata dalla consanguineità e atti sessuali con minorenne. Lo riporta il Secolo d’Italia. 

I carabinieri del nucleo investigativo del capoluogo toscano hanno arrestato l’uomo oggi in virtù di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, che ha emesso il Tribunale di Firenze nei confronti del 50enne indiano. Un arresto reso possibile dal coraggio della ragazza, oggi 19enne, che ha denunciato le violenze del padre. Moltissimi gli elementi probatori racconti dai militari nel corso dell’indagine. Gli stupri venivano consumati all’interno delle mura domestiche, tra violenze fisiche e psicologiche messe sistematicamente in atto da quel padre che nulla aveva di paterno.

L’arresto

Una situazione intollerabile che aveva spinto la giovanissima a scappare di casa, per poi ritornarvi verso la fine del 2022. L’ultimo tentativo di violenza sessuale, messo in atto dall’indiano al ritorno della ragazza presso la casa di famiglia ha convinto definitivamente la giovane vittima a denunciare i tormenti a cui la sottoponeva l’uomo. La 19enne è stata quindi accolta presso una struttura protetta destinata alle vittime di abusi e violenze. Per l’indiano, incensurato, si sono aperte le porte del carcere di Firenze Sollicciano. 

Cristina Gauri

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