Roma, 30 gen – Raccapricciante quanto sarebbe accaduto in un asilo nido di Vanzago, in provincia di Milano. Stando all’indagine dei carabinieri di Legnano, portata avanti grazie alle testimonianze di due stagiste, i bambini presenti nella struttura privata avrebbero subito insulti e violenze da parte di 5 maestre, con la complicità della direttrice scolastica. In base a quanto raccontano dalle due testimoni, i piccoli sarebbero stati vittime di un gioco violento, in cui le maestre si divertivano a colpirli con vari oggetti, assegnando persino un punteggio nella pratica abominevole perpetrata ai loro danni.

Inchiesta sulle violenze choc in un asilo nido di Vanzago

Secondo quanto riferito dai carabinieri del Comando provinciale di Milano, le indagate “urlavano nei confronti dei bambini usando anche espressioni scurrili o li sbattevano per terra per costringerli a stare seduti o li svegliavano mettendoli in piedi, sollevandoli bruscamente dai fianchi”.

Come se non bastasse, le maestre non avrebbero rispettato le norme igieniche, dando da mangiare ai bambini con gli stessi utensili e facendoli anche ammalare. Non solo, i bambini sarebbero stati costretti a dormire nel bagno e su alcuni materassi non omologati nel salone, considerato l’insufficiente numero di lettini per i bambini. A causa del sadismo e della noncuranza delle maestre, avrebbero riportato lesioni come ferite e piccole fuoriuscite di sangue.

Per nascondere i propri misfatti, le maestre avrebbero inviato ai genitori delle foto dei bimbi intenti a eseguire dei lavoretti, non sapendo che prima o poi qualcuno avrebbe avuto il coraggio di denunciarle. Per la direttrice e per le maestre del complesso scolastico, è stata disposta un’ordinanza cautelare. E stato inoltre disposto per le sei donne l’obbligo quotidiano di presentarsi in caserma e il divieto di esercizio della professione.

Non è ammissibile nel modo più assoluto che dei bambini soffrano o crescano con dei traumi infantili a causa dei comportamenti degli adulti nei loro confronti: questo tremendo racconto dovrebbe spronare ogni genitore a prendersi cura attentamente dei propri figli. Ogni bimbo deve avere il diritto di poter vivere l’infanzia con spensieratezza, sorvegliato da chi farebbe di tutto per proteggerne l’incolumità e sapendo di contribuire alla crescita dei “futuri adulti”.

Gabriele Caramelli

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