il-giallo-della-morte-della-mamma-di-rovigo,-il-marito:-“non-l’ha-uccisa-nessuno,-e-stato-un-incidente”-–-il-riformista

Il giallo della morte della mamma di Rovigo, il marito: “Non l’ha uccisa nessuno, è stato un incidente” – Il Riformista

La versione del marito che non crede all’ipotesi di omicidio

Elena Del Mastro — 31 Marzo 2023

Immagine di repertorio
Immagine di repertorio

“La mamma è caduta ed è morta”. Sarebbe stata questa la frase pronunciata al telefono da uno dei due bambini, il più grande, figli di RKia, mamma 31 enne di origine marocchina trovata morta in casa sua a Ariano Polesine (Rovigo). Un mistero che si infittisce ogni giorno di più. Martedì 14 intorno alle 16.30 i bambini di 8 e 10 anni erano in casa con la mamma. All’improvviso è successo qualcosa per cui la loro mamma è piombata sul pavimento. I bambini spaventati hanno chiamato i soccorsi e il loro papà che era a lavoro. Quando sono arrivati, i sanitari hanno trovato la donna riversa in una pozza di sangue: era ferita alla testa e da una prima analisi sembrava che avesse un proiettile conficcato nel cervello. La giovane mamma morirà poche ore dopo in ospedale. Gli investigatori subito hanno pensato a un omicidio. Ma tutte le piste restano ancora aperte. Ma le dichiarazioni rilasciate al Corriere della Sera da parte del padre aprono a nuovi inediti scenari: “Non credo che mia moglie sia stata uccisa e neppure che abbia un proiettile nella testa: si è trattato solo di un incidente…”.

Solo i risultati dell’autopsia potranno dare nuovi indizi sulla vicenda. Per il momento l’unica cosa certa è che la presunta arma del delitto non è ancora stata trovata. E Asmaoui Lebdaoui, di origine marocchina come sua moglie, operaio nei campi circostanti, non crede che possa essere andata così. Secondo quanto ricostruito dal Corriere, a raccontare cosa è accaduto al padre sono i due bambini che erano in casa con la madre. Stanno bene – assicura – con loro non c’è più la madre, ma finché ci sono io non avranno problemi”, ha detto. Secondo la Procura di Rovigo, Rkia è morta “a seguito di ferimento alla testa presumibilmente a causa di un proiettile” dunque la pista più accreditata per il momento è quella di omicidio.

Quando la moglie è precipitata sul pavimento l’uomo non era in casa, stava lavorando nei campi. “Intorno alle 16.30 mi ha telefonato mio figlio maggiore. Mi ha detto: ‘La mamma è caduta ed è morta’. L’ho saputo così”. E riporta quanto gli avrebbero raccontato i figli: “Mia moglie era in cucina e aveva in mano il telefonino perché stava video-chiamando sua madre, che si trova in Marocco. Il bambino più piccolo era con lei. È stato lui a raccontarmi che all’improvviso la mamma è crollata a terra, come per un malore, e ha sbattuto la nuca sul fornello. Lui si è avvicinato allo schermo e ha detto alla nonna: ‘Mamma è caduta’. Poi è corso ad avvisare il fratellino più grande, che mi ha telefonato”.

L’uomo non crede nemmeno alla vicenda del proiettile. “Devo incontrare i medici per capire cosa c’è di vero in questa storia del proiettile, ma non ci sono armi in casa”, e racconta che i suoi figli gli avrebbero detto anche di non aver sentito nessun rumore di sparo. In ogni caso il foro sarebbe piccolo: se davvero è un proiettile, quel frammento rilevato nella testa di Rkia dalla Tac eseguita nel reparto di Rianimazione di Rovigo (dove la donna è arrivata già in fin di vita), allora significa che è stata uccisa da una pistola di piccolo calibro. Nei giorni scorsi dei sospetti erano ricaduti sul padrone di casa che vive al piano di sopra della villetta bifamiliare. Gli sarebbero stati sequestrati i suoi fucili da caccia, i cui proiettili non sarebbero comunque stati compatibili con la ferita riscontrata alla testa di Rkia. In ogni caso l’uomo ha smentito di aver subito un sequestro. E il marito non ha comunque alcun sospetto nei suoi riguardi: “Lui ci vuole bene, ci consideriamo parte della stessa famiglia. È impossibile che abbia fatto del male a mia moglie: Giacomo è una brava persona, ci regala le uova, spesso gioca con i bambini…”.

Avatar photo

Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

© Riproduzione riservata

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *