di Redazione Area C · 3 Febbraio 2023
A ricostruire quelli che già sembrano essere anni e anni di percezione indebita di pensione d’invalidità è stata l’indagine della Guardia di Finanza di Padova e Piove di Sacco che nei giorni scorsi ha dato esecuzione ad un decreto di sequestro preventivo di quasi 200 mila euro firmato dalla procura del capoluogo euganeo. Il cerchio si è chiuso attorno all’uomo, residente appunto nel Piovese, che pur risultando cieco assoluto per la commissione sanitaria provinciale, aveva richiesto – e soprattutto ottenuto – il rinnovo della patente di guida. L’attività di indagine è stata minuziosa e ha permesso alle fiamme gialle di individuarlo mentre usciva dall’ospedale di Piove di Sacco senza il bisogno di nessun tipo di accompagnamento o aiuto, e di appurare come prima avesse persino firmato di proprio pugno alcuni documenti. Per ottenere tutto il materiale necessario, i finanzieri hanno dovuto sorvegliare da vicino il presunto non vedente. I soli appostamenti non sarebbero però stati sufficienti e così, per settimane, l’attività di pedinamento è stata integrata da numerose testimonianze che hanno permesso di ricostruire la quotidianità dell’uomo. Secondo la procura, il denaro al momento sotto sequestro – quasi 200 mila euro – sarebbe infatti la somma di una reiterata e prolungata frode allo stato, risultato di una costante percezione indebita di invalidità civile per cecità assoluta e di reversibilità per inabilità. L’uomo è stato denunciato per truffa aggravataai danni dello Stato. Nonostante i contorni rocamboleschi, la vicenda è decisamente seria. Questo tipo di reati sarebbero in progressiva diminuzione – a causa proprio di una sempre più intensa attività di controllo e monitoraggio – ma le truffe dei falsi invalidi costano ancora allo stato e ai contribuenti decine di milioni di euro l’anno. corriere.it