“Qui io sono a casa mia”, Stefano Bonaccini è stato eletto presidente del Pd: “Non mi sento né minoranza né opposizione”
di Giampiero Casoni Pubblicato il
Stefano Bonaccini è stato eletto presidente del Pd: “Da oggi a disposizione per dare una mano”. L’Assemblea nazionale Dem, la prima dell’era Schlein, lo ha indicato con un solo voto contrario e due astensioni. Il neo presidente ha detto: “Diamo tutti e tutte una mano al grande lavoro che ci aspetta, anche le vittorie arrivano se tanti lavorano per uno stesso obiettivo. Ho accettato il ruolo di presidente con questo spirito, non mi sento minoranza né opposizione, il Pd è casa mia”.
Bonaccini è stato eletto presidente del Pd
E ancora in particolarità sulla vittoria: “Il successo di questo partito ci riguarda tutti, possiamo avere opinioni diverse e alcune le abbiamo, ma le faremo vivere nel confronto leale. Da oggi ci mettiamo a disposizione per dare una mano, per unire con un confronto franco, leale e costruttivo“. Insomma, il neo-presidente del Partito democratico Stefano Bonaccini punta a ricomporre gli antagonismi del dopo Primarie. E sui migranti ha spiegato: “Un governo di cui colpiscono gli atti, le omissioni e i silenzio assordanti. A Meloni diciamo che saremo al suo fianco per chiedere all’Europa di fare di più, ma lo faremo nonosntante voi, perché in questi anni avete seminato vento e ora raccogliete tempesta, non siete credibili per negoziare in Europa”.
L’appello a M5s e Terzo Polo
E in chiosa: “Possiamo provare a rendere le opposizioni più forti, efficaci e unite. Svelando le contraddizioni di una maggioranza confusa e contradditoria. Lo dico agli amici del M5s e del Terzo polo, avete perso le elezioni, se cominciaste a fare più opposizione al governo che al Pd potremmo dare l’idea che può partire una alterativa. lo dico con tutta la volontà di costruire percorsi comuni, noi da soli non bastiamo ma senza il Pd non c’è l’alternativa di un centrosinistra che batta le destre”.