Roma, 24 gen – Regolamento di conti interno o rimpasto doveroso a causa della corruzione diffusa? Quel che è certo è che il governo ucraino sta affrontando un vero e proprio terremoto, dovuto senza alcun dubbio anche alla corruzione diffusa da anni nel Paese. Basti pensare che nell’ultima rilevazione sulla percezione della corruzione stilata prima dell’inizio della guerra dalla ong Transparency International, l’Ucraina si è classificata al 122esimo posto su 180 nazioni. Un serio problema che il conflitto ha oscurato per quasi un anno, ma che adesso torna al centro dell’attenzione mediatica. Su tutti salta agli occhi lo scandalo di generatori e cibo acquistati a prezzi gonfiati.
Terremoto nel governo ucraino, cibo e generatori a prezzi gonfiati
La prima “scossa” è arrivata ieri, con l’arresto del viceministro delle Infrastrutture e dello sviluppo delle comunità Vasyl Lozynskiy, accusato di aver ricevuto una tangente di 400mila dollari. “Il 22 gennaio si è tenuta una riunione straordinaria del Gabinetto dei ministri dell’Ucraina su iniziativa del primo ministro Denys Shmyhal. Il Governo ha approvato un progetto di risoluzione per destituire Vasyl Lozynskyy dalla carica di viceministro”, ha scritto in una nota l’esecutivo di Kiev.
Il viceministro è sotto inchiesta anche per l’acquisto di generatori, pagati a settembre a prezzi gonfiati. Parliamo di generatori fondamentali nei casi di blackout causati dai raid russi. Sempre nella giornata di ieri altri funzionari, in questo caso del ministero della Difesa, sono stati convocati da una Commissione parlamentare: sono accusati di aver comprato cibo per l’esercito a prezzi gonfiati. Stando a quanto riferito dai media ucraini, è però lo stesso ministero della Difesa ad aver comprato cibo per i militari a prezzi da due a tre volte superiori a quelli venduti nei negozi di alimentari ucraini.
Gli esponenti politici cacciati dal governo
Nella giornata di oggi il vice capo dell’ufficio presidenziale ucraino Kyrylo Tymoshenko, quattro viceministri e cinque governatori regionali sono stati destituiti dai loro incarichi. L’accusa è sempre la stessa: corruzione.
Nel frattempo altri esponenti dell’esecutivo di Kiev e governatori locali si sono dimessi: il rappresentante del governo in Parlamento, Taras Melnychuk, i governatori della regione centrale di Dnipropetrovsk Valentin Reznichenko, della regione meridionale di Zaporizhia Oleksandr Starukh, della regione settentrionale di Soumy Dmytro Zhivytsky, della regione meridionale di Kherson Yaroslav Yanushevich e della capitale Kiev Oleksiy Kuluba.
Alessandro Della Guglia
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