Tre adolescenti che arrivano da storie, origini e culture distanti tra loro ma che hanno saputo fare squadra per aiutare una compagna di scuola ucraina, fuggita dalla guerra, a integrarsi prima e meglio nel loro liceo. Accade a Pisa, nel liceo Carducci, e oggi i tre adolescenti, Paula Kalauz, moldava di 17 anni, Diana Enea, peruviana di 16, ed Edoardo Dominijanni, anche lui 16enne, sono stati nominati Alfieri della Repubblica dal Presidente Sergio Mattarella, “per aver promosso un linguaggio universale di pace”.
“Siamo molto contenti e molto sorpresi di questo riconoscimento – ha detto Edoardo – ma deve essere chiaro che noi lo abbiamo fatto per una persona soltanto: Vlada, la nostra compagna ucraina, e abbiamo iniziato a insegnarle l’italiano per aiutarla a integrarsi meglio nella nostra scuola. Alla fine è diventato più che altro un modo per farle sentire che c’era qualcuno che ha cercato di aiutarla nella sua situazione.
Abbiamo tentato di fare qualcosa per un’ingiustizia che noi percepivamo e percepiamo, e che è più grande di noi. Ai ragazzi della nostra età voglio dire che non si è mai troppo piccoli per fare qualcosa contro ciò che si ritiene ingiusto. E’ questo il principio che ha ispirato fin dall’inizio il nostro agire a sostegno della nostra nuova amica ucraina”.
Tra gli Alfieri della Repubblica nominati oggi da Mattarella anche William D’Alascio, 10 anni di Crespina Lorenzana (Pisa), che ha consegnato “a domicilio”, nelle fasi più difficili della pandemia, i compiti ai compagni di classe costretti in casa dal Covid affinché non rimanessero indietro nel programma di studi.
“Mi sento molto felice e fiero – ha ammesso l’alunno – per il riconoscimento giunto direttamente dal Presidente della Repubblica. Dopo la scuola andavo a pranzo da mia nonna e poi lungo la strada del ritorno, insieme alla mia mamma, portavo le fotocopie della lezione del giorno a miei compagni di classe malati di Covid o in quarantena, lasciandole nelle cassette delle lettere”.
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