Roma, 17 gen – Gli scandali al Parlamento europeo sembrano essere davvero di casa, dopo il polverone alzato dal caso Qatargate un altro europarlamentare socialista nell’occhio del ciclone, questa volta per molestie. Si tratta di Monica Silvana Gonzalez, eurodeputata del Partito socialista operaio spagnolo (Psoe), primo partito alle ultime elezioni generali tenutesi in Spagna nel novembre 2019 e con il quale è tesserato il presidente del Governo spagnolo Pedro Sànchez. Gonzalez è stata sospesa per 30 giorni a seguito di alcune “molestie psicologiche” nei confronti di tre suoi assistenti parlamentari.

Molestie psicologiche a tre assistenti parlamentari

La sanzione, confermata dal presidente del Parlamento Ue Roberta Metsola, comporterà, oltre la sospensione di un mese dall’attività parlamentare, la perdita dell’indennità giornaliera, la cui somma supera i 10mila euro (circa 338 euro al giorno). Le denunce di molestie sul lavoro da parte dei suoi ex collaboratori sono state considerate credibili e provate, mentre la stessa Gonzalez ha espresso il suo dolore per essere stata “ingiustamente sanzionata amministrativamente”, nonostante il dossier sul suo caso abbia centinaia di pagine di documentazioni e prove sul maltrattamento lavorativo che ha comportato effetti psicologici e personali per i denuncianti, che hanno finito per perdere il loro lavoro.

Da sempre schierata con la comunità Lgbt

Monica Gonzalez non ha trovato appoggio dagli alti ranghi del suo partito. Iratxe García Pérez, capo del gruppo Socialisti e Democratici all’Europarlamento, ha sottolineato: “Non conosciamo il contenuto dell’indagine condotta dal comitato consultivo, ma abbiamo il massimo rispetto per le sue conclusioni”, facendo capire la posizione di stallo del gruppo. L’eurodeputata spagnola, che dal 2017 all’ottobre 2021 ha ricoperto un ruolo nella segreteria dell’esecutivo del Psoe riguardo i “Movimenti Sociali e Diversità” e da sempre impegnata nelle tematiche riguardanti la comunità Lgbt, ha trovato il coraggio di denunciare la presenza di un assistente parlamentare della “ultra-destra” nella commissione che ha indagato sulle molestie, non sapendo più a cosa attaccarsi.

Andrea Grieco

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