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Migranti rinchiusi e sedati, tutti i soldi spesi dallo Stato per stordirli e tenerli buoni nei Cpr – Il Riformista

Antidepressivi, antipsicotici e antiepilettici

Angela Stella — 7 Aprile 2023

Migranti rinchiusi e sedati, tutti i soldi spesi dallo Stato per stordirli e tenerli buoni nei Cpr

Presentata ieri alla Camera l’inchiesta “Rinchiusi e sedati” sull’uso di psicofarmaci nei Centri di permanenza per il rimpatrio italiani. Ad organizzare l’incontro, durante il quale sono stati diffusi “dati inediti” ottenuti dalla testata Altraeconomia, il deputato e Segretario di +Europa Riccardo Magi e la senatrice di AvS Ilaria Cucchi. Per Duccio Facchini, direttore della rivista “si tratta di un lavoro non improvvisato ma portato avanti da mesi. I dati rappresentano la vera emergenza del Paese abituata a nutrirsi invece di emergenze propagandistiche”. Poi ha partecipato un aneddoto: “arrivando qui alla sala stampa ho incontrato la Ministra Roccella e le ho lasciato una copia della rivista dicendole che trattava i Cpr. La sua risposta è stata: ‘Cpr che?’, a dimostrazione del disinteresse politico”.

Il giornalista Luca Rondi ha ricordato che presso i Cpr “non sono previste attività, le giornate sono tutte uguali; un operatore ci ha raccontato che gli psicofarmaci sono usati per ‘stordire’ le persone così ‘mangiano di meno, fanno meno casino, rivendicano di meno i loro diritti’. La spesa per gli psicofarmaci è altissima mentre la tutela della salute all’interno dei Cpr non è affidata a figure specialistiche che lavorano per il Ssn bensì da assunti da enti gestori che mirano a risparmiare”. Sui numeri: rispetto all’esterno, su una popolazione di riferimento simile, la spesa in antidepressivi, antipsicotici e antiepilettici nella struttura di via Corelli a Milano è di 160 volte più alta, al “Brunelleschi” di Torino 110, a Roma 127,5, a Caltanissetta 30 e a Macomer 25.

Addirittura a Roma, in cinque anni, sono state acquistate 154.500 compresse di Buscopan su un totale di 4.200 persone transitate. In media, 36 pastiglie a testa quando un ciclo ‘normale’ ne prevede al massimo 15. A Torino la spesa in Clonazepam (Rivotril) dal 2017 al 2019 è di 3.348 euro, quasi il 15% del totale (22.128 euro) mentre a Caltanissetta tra il 2021 e il 2022 sappiamo che sono state acquistate 57.040 compresse: 21.300 solo nel 2021, a fronte di 574 persone trattenute. Significa mediamente 37 a testa. Anche a Milano il Rivotril rappresenta la metà del totale della spesa in psicofarmaci con 196 scatole acquistate in soli cinque mesi. L’altro giornalista Lorenzo Figoni ha denunciato che “non è stato facile ottenere questi dati dalle Asl e dalle Prefetture. C’è un grosso problema di trasparenza”.

Per Ilaria Cucchila verità è una: i Cpr sono incostituzionali e vanno chiusi. Le persone vengono trattenute come animali, alcuni ci hanno detto ‘è meglio stare in carcere, almeno ci sono delle regole’”. E invece nell’ultima legge di Bilancio sono stati previsti più di 42,5 milioni di euro per l’ampliamento entro il 2025 della rete dei nove Cpr già attivi. Per Magisono luoghi pensati con l’unico scopo dell’afflizione e dell’annientamento della persona. Ne ho visitati molti: quello peggiore è stato il Cpr di Gradisca d’Isonzo. Trovai persone in condizioni di semi incoscienza. Per questo feci anche una denuncia. Questi farmaci vengono somministrati al di fuori delle norme. Tutto questo avviene in strutture dello Stato e merita una risposta immediata dei Ministri Piantedosi e Schillaci. Se non lo faranno oggi stesso (ieri, ndr) presenterò un’interpellanza urgente”.

Intanto a metà gennaio 2023 è iniziato il processo per la morte di Vakhtang Enukidze, 37 anni originario della Georgia, avvenuta il 18 gennaio 2020 proprio nel Cpr di Gradisca dopo che l’autopsia ha accertato che la causa della morte è edema polmonare e cerebrale per un cocktail di farmaci e stupefacenti e non è chiaro come abbia fatto a procurarseli; a Roma invece la Procura indaga sulla morte di Wissem Ben Abdel Latif, 26 anni, che il 28 novembre 2021 morì mentre era legato a un letto dell’ospedale San Camillo di Roma: arrivava dal Cpr di Ponte Galeria con valori del sangue anomali.

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