Matteo Messina Denaro ha disertato un’altra udienza. Il boss ha rinunciato nuovamente a comparire in uno dei suoi processi.
di Chiara Nava Pubblicato il
Matteo Messina Denaro non si è presentato di nuovo ad uno dei suoi processi, in collegamento dal carcere.
Il boss ha deciso di disertare un’altra udienza.
Matteo Messina Denaro diserta un’altra udienza
Matteo Messina Denaro ha rinunciato di nuovo a comparire in uno dei suoi processi. Il boss ha disertato un’altra udienza. Era stato citato all’udienza preliminare del procedimento “Xydi”, che ha visto coinvolti padrini e gregari della mafia agrigentina, fra cui l’avvocata Angela Porcello e il compagno Giancarlo Buggea. Il boss, arrestato il 16 gennaio dopo 30 anni di latitanza, non si è presentato nella sala dedicata alle videoconferenze del carcere de L’Aquila.
Matteo Messina Denaro: il processo
La posizione del capomafia era stata stralciata perché Messina Denaro era latitante e in questi casi la legge prevede la sospensione del rpocedimento. All’udienza di oggi era presente il pm della Dda, Claudio Camilleri, ma il boss non si è presentato. Il processo nasce da un’indagine della Dda, coordinata da Paolo Guido, che aveva portato a decine di arresti e si è conclusa con condanne e pene comprese tra 10 mesi e 20 anni.
Condannati anche un poliziotto e un agente penitenziario che rispondevano di accesso abusivo al sistema informatico e rivelazione di segreto d’ufficio. L’avvocata Angela Porcello era stata condannata a 15 anni e 4 mesi per associazione mafiosa. Nell’ufficio della penalista si sarebbero tenuti incontri tra i vertici delle cosche agrigentine. I capi dei mandamenti di Canicattì, della famiglia della famiglia di Ravanusa, Favara e Licata, Simone Castello, ex fedelissimo del boss Bernardo Provenzano e il nuovo capo della Stidda, l’ergastolano Antonio Gallea, a cui i magistrati avevano concesso la semilibertà, si ritrovavano nello studio della legale per discutere di affari legati a Cosa Nostra.