La foto in Finlandia
Piero de Cindio — 25 Gennaio 2023
Finlandia, c’è la foto di un ciclista che ringrazia e saluta il camionista che l’ha sorpassato mantenendo una distanza di sicurezza tale da non poter mettere in pericolo la vita di chi viaggia sulle due ruote. Anzi, tale da non infastidirlo o spaventarlo minimamente. Il ciclista, nonché autore del post su Facebook, è Omar di Felice, ex ciclista professionista e oggi un campione di ultracycling.
Sul Suo profilo Omar racconta l’episodio che dovrebbe essere la normalità ma le tragedie in Itlia raccontano di una realtà purtroppo molto distante da quella raccontata nella foto. “Finlandia, Gennaio 2017 – Main Road Helsinki E75 (statale consentita ai ciclisti, ovviamente). Strada ghiacciata e innevata, come da normalità in Finlandia. Camionista (quindi persona “che va a lavorare“) che dopo aver atteso le condizioni di sorpasso, supera l’ammiraglia di supporto e il ciclista. NOTARE: Lo spazio di distanza lasciato dal camionista rispetto al ciclista. Saluto con un gesto della mano per l’attesa (gesto che verrà ripetuto a più riprese durante i 1500 km dell’avventura visto che non avrò registrato neanche UN SORPASSO azzardato) e il sorpasso rispettoso. Il camionista, che in foto non si vede, mi sorride e alza il pollice in segno di “Ok”.
Stessa scena, in Italia pochi giorni fa, zona Dolomiti: addetto alla pulizia strade che supera il ciclista apostrofandolo molto grottescamente con una bestemmia irripetibile. Evito di pubblicare video ma in rete si trovano articoli con tanto di shitstorm e insulti. Questo per dire cosa? Che è solo questione di mentalità e di come concepiamo le strade nella nostra mente.
Da un lato (Finlandia) sono il luogo di tutti, dove chi arriva dietro “aspetta” senza isterie o manovre azzardate, dall’altro (Italia) la totale incapacità di capire che non sono esclusive per gli automobilisti e che se ci si ritrova un veicolo più lento si rallenta e si aspetta perchè LA VITA vale più di qualunque minuto perso.
Mi scoccerò mai di ripeterlo? MAI finchè vivrò ancora in questo Paese. Ha senso questa battaglia? Se anche avrò influenzato positivamente una sola persona mi reputerò soddisfatto e continuerò a farlo”.
Ma in Italia è regolamentato il sorpasso dei ciclisti che viaggiano sulle stesse strade degli automobilisti? Il disegno di legge in esame è il numero S.2658 e propone di inserire nell’articolo 148 il comma 3-bis: “È vietato il sorpasso di un velocipede a una distanza laterale minima inferiore a un metro e mezzo“. In questo caso la sanzione amministrava per il divieto di sorpasso dovrebbe quindi essere estesa anche a questo punto chiave, con una multa da 80 a 308 euro e sospensione della patente da uno a tre mesi quando si incorre nella stessa infrazione in un periodo di due anni. In realtà questa non è una grandissima novità se guardiamo all’esempio di alcune nazioni europee come Francia e Spagna, dove è già legge lo spazio di sicurezza di un metro e mezzo.
Ma oltre alla legge, come scrive Omar nel suo post, ciò che va cambiata è la nostra mentalità e il modo di concepire le strade nella nostra mente. Deve cambiare il rispetto verso gli altri che ci dimentichiamo spesso, spessissimo quando siamo alla guida e corriamo come matti non si sa bene dietro a cosa, pronti a superare chiunque intralci il nostro cammino e ci faccia accumulare anche solo un minuto di ritardo. E se invece ci fermassimo? E iniziassimo ad andare più piano: “Perchè LA VITA vale più di qualunque minuto perso”.
Esperto di social media, mi occupo da anni di costruzione di web tv e produzione di format
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