Roma, 21 gen – Sono sempre di più gli immigrati africani che cercano rifugio presso altri Paesi del continente nero e che spesso vengono respinti, tra le proteste delle organizzazioni umanitarie. Un fenomeno di cui poco si parla sui media occidentali. L’ultimo esempio al riguardo ci arriva dalla Tunisia.

Come la Tunisia respinge gli immigrati africani

Il governo tunisino ha deciso di espellere 25 immigrati provenienti da diversi Paesi africani, scatenando di conseguenza la reazione furibonda di diversi gruppi umanitari, i quali hanno sottolineato che la decisione di Tunisi mette a rischio la vita di queste persone. Per tutta risposta le autorità tunisine hanno ignorato le contestazioni e portato avanti le espulsioni.

La gran parte dei richiedenti asilo che arrivano in Tunisia provengono da Egitto, Sudan, Niger e Nigeria e si erano recati in Libia nel 2011 quando esplose la guerra civile, per poi rifugiarsi in Tunisia in cerca di un Paese sicuro.
All’epoca il governo tunisino rifiutò la richiesta di asilo, ma per 12 anni questi immigrati sono vissuti prima nel campo profughi di Choucha, nel sud della nazione nordafricana, e poi nel 2017 si sono trasferiti nel centro giovanile di Marsa a Tunisi. Come sopra accennato, la decisione della Tunisia di espellere questi richiedenti asilo non è affatto un caso isolato, sono molti infatti i Paesi africani che hanno preso decisioni simili, a dimostrazione che anche le nazioni del continente nero sono determinate a proteggere i loro confini e a tutelare le popolazioni locali.

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Giuseppe De Santis

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