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La battaglia di Lollobrigida: dopo la farina d

Il ministro dell’Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida, non si ferma alla battaglia (vinta) sull’etichettature delle farine d’insetti. L’esponente di Fratelli d’Italia ed uno degli uomini cardine della premier Giorgia Meloni, infatti, oggi in Consiglio dei ministri porterà una proposta di legge per bloccare la produzione ed il commercio nel Bel Paese di mangimi sintetici (su tutti la carne), ossia cibi costruiti da cellule animali nei laboratori. Negli Stati Uniti ed in alcuni stati dell’Unione Europea la ricerca è a buon punto, mentre in Italia, con la presentazione di questo nuovo disegno di legge, rischia di bloccarsi.

Una battaglia che il ministro Lollobrigida ha iniziato con l’ausilio della Coldiretti, che da sempre ha ribadito la contrarietà a questa nuova pratica che sta per spopolare nel resto del mondo. Come si evince dalla relazione illustrativa del provvedimento questa legge «detta disposizioni in materia di divieto di produzione e di immissione sul mercato di alimenti sintetici. Il divieto comprende sia gli alimenti destinati al consumo umano che i mangimi destinati al consumo animale». Inoltre, «gli operatori che vìoleranno le disposizioni saranno soggetti alla sanzione amministrativa pecuniaria da un minimo di 10mila euro fino ad un massimo di 60mila ovvero fino al dieci per cento del fatturato totale annuo realizzato nell’ultimo esercizio chiuso anteriormente all’accertamento della violazione, quando tale importo è superiore a euro 60.000, oltre alla confisca del prodotto illecito. Tra gli alimenti sintetici – si legge – quello su cui si è concentrata maggiormente la ricerca e la produzione è la carne che è il risultato di un processo di coltivazione cellulare operata in laboratorio su cellule animali staminali».

La battaglia di Lollobrigida dopo la farina d'insetti: divieti sulla carne sintetica

Il ministro Francesco Lollobrigida

La situazione nel resto del mondo

Il provvedimento, infine, fa il punto della situazione nel mondo in merito a questa questione: «In alcuni Paesi extra europei sono in fase avanzata gli studi finalizzati alla produzione a fine commerciali di tali alimenti e negli Stati Uniti è arrivato il via libera alla prima carne di pollo prodotta in laboratorio cioè una carne che si produce facendo sviluppare in laboratorio cellule animali. Lo status della ricerca e della sperimentazione degli alimenti sintetici sembra essere ad una fase embrionale, tale per cui non si è nelle condizioni, scientifiche soprattutto, di poter escludere che tali alimenti prodotti artificialmente, non abbiano delle conseguenze negative per la salute degli esseri umani».    

Prandini: «Ringraziamo il governo per aver accolto il nostro appello»

Da buon alleato è arrivato anche il commento della spalla destra di Lollobrigida, il presidente della Coldiretti, Ettore Prandini: «Ringraziamo il governo per aver accolto il nostro appello a fermare una pericolosa deriva che mette a rischio il futuro della cultura alimentare nazionale, delle campagne e dei pascoli e dell’intera filiera del cibo Made in Italy e la stessa democrazia economica» ha aggiunto Prandini nel sottolineare che «le bugie sul cibo in provetta confermano che c’è una precisa strategia delle multinazionali che con abili operazioni di marketing puntano a modificare stili alimentari naturali fondati sulla qualità e la tradizione. La verità è che non si tratta di carne ma di un prodotto sintetico e ingegnerizzato, che non salva l’ambiente perché consuma più acqua ed energia di molti allevamenti tradizionali – conclude Prandini – non aiuta la salute perché non c’è garanzia che i prodotti chimici usati siano sicuri per il consumo alimentare e, inoltre, non è accessibile a tutti poiché è nelle mani di grandi multinazionali».

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