Roma, 29 mar – Aboubakar Soumahoro fa la sviolinata alle Ong. Niente di sorprendente, semmai di ulteriormente qualificante del deputato del Gruppo Misto. Il sedicente salvatore dei lavoratori immigrati, del resto, sta tentando ora la carta dell’accoglienza diretta per tornare sulla scena.

Soumahoro, dunque, ringrazia le Ong e vuole che lo faccia anche il governo: “Lo Stato viene meno alla responsabilità di salvare vite. Le Ong andrebbero ringraziate”, dice in un’intervista. Poi aggiunge: “Non sono le Ong a dover salvare le vite umane, è lo Stato che deve farlo. Ma nel momento in cui lo Stato viene meno a questa responsabilità, penso che dovrebbe ringraziare le Ong che salvano le vite umane nel Mediterraneo”. Il delirio di Soumahoro prosegue senza sosta: “Se poi i ministri dell’Interno e delle Infrastrutture hanno cose da dire al riguardo, che noi non sappiamo, sono invitati a condividerle con noi. Per capire la ragione di fondo… Altrimenti non si capisce questo accanimento”.

La replica della Lega

Quanto alle soluzioni, l’ex esponente di Alleanza Verdi e Sinistra si limita al classicissimo “salvare le vite”, oltre che al logico ma ovvio “condividere un piano con i Paesi dell’Africa, su migrazione e non solo, perché i nostri destini sono comuni”. Il senatore della Lega Gianluca Cantalamessa ha così replicato: “Da Aboubakar Soumahoro doppia morale solita di certa sinistra. Invece di parlare a sproposito, l’accanimento da chiarire subito sarebbe quello di cui è accusata la sua famiglia nei confronti dei richiedenti asilo gestiti dalla loro coop. Oltretutto, proprio Soumahoro, che è stato cacciato dal suo partito dopo poche settimane, vorrebbe fare una lezioncina? Ma anche no”.

Alberto Celletti

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