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Il giallo della morte di Polina Kochelenko, l’addestratrice trovata nel canale: i cani mai trovati e i misteri irrisolti – Il Riformista

Riaperto il caso della criminologa e ex modella russa

Elena Del Mastro — 6 Gennaio 2023

Il giallo della morte di Polina Kochelenko, l’addestratrice trovata nel canale: i cani mai trovati e i misteri irrisolti

Omicidio o incidente? La morte di Polina Kochelenko è un vero e proprio mistero. L’educatrice cinofila di origini russe, ex modella e criminologa era stata trovata senza vita il 18 aprile 2021 nella roggia Malaspina di Valeggio, Pavia. Sin dal primo momento gli investigatori avevano seguito la pista dell’incidente, una tragica fatalità. Ma la mamma di Polina, Alla, non ha mai creduto a questa ipotesi, l’ha gridato in lungo e largo, finchè, grazie al suo avvocato, Tiziana Barrella e alle indagini condotte dall’ingegnere forense torinese Fabrizio Vinardi e dall’investigatore privato stradellino Claudio Ghini, hanno permesso che la richiesta di archiviazione avanzata dalla Procura della Repubblica venisse respinta dal Gip. Ora si indaga contro ignoti per omicidio volontario, con relativo fascicolo. Nuove importanti verità potranno venire alla luce per capire cosa sia successo alla giovane con la passione per i cani.

La vicenda della morte di Polina Kochelenko

Polina era nata a Mosca e cresciuta nella provincia di Torino. Laureata in giurisprudenza e specializzata in criminologia. Aveva anche partecipato al reality “L’Isola di Adamo ed Eva”, nel 2015. Poi la passione per i cani l’aveva portata a prendere casa da sola a Valeggio dove avrebbe potuto avere una casa grande e tutto lo spazio esterno per addestrare i suoi amati cani.
Il suo corpo senza vita era stato trovato in un piccolo canale nella mattinata del 18 aprile 2022. A far scattare l’allarme era stata sua madre che non vedendola arrivare all’appuntamento che avevano il 17 aprile, preoccupata, aveva dato il via alle ricerche. Secondo la ricostruzione fatta dal Corriere della Sera, il cellulare di Polina ha squillato a vuoto per decine di volte ed è stato trovato sul ciglio del fosso insieme a due guinzagli, riposti in modo ordinato. A terra anche dei fazzoletti che lei, convinta ambientalista, non avrebbe mai gettato a terra secondo chi la conosceva. E questo è uno dei dettagli che non quadrano.

I misteri irrisolti che non convincono la mamma di Polina

A convincere mamma Alla che non si sia trattato di un incidente è il fatto che Polina, abile nuotatrice, è stata trovata riversa nel canale profondo due metri. Possibile che sia annegata in uno specchio d’acqua così poco insidioso? Inoltre Polina aveva con se due cuccioli di pastore tedesco, presumibilmente liberi dal guinzaglio perché stavano passeggiando in aperta campagna, del valore di 15 mila euro. Non sono mai stati ritrovati, né morti né vivi. La madre crede che il movente del delitto possa essere proprio il furto dei due cuccioli. Ma al vaglio resta l’ipotesi del tragico incidente: Polina sarebbe scivolata giù nel fosso per cercare di salvare i cuccioli.

Ad aggiungere altri dettagli poco convincenti è mamma Alla che ai microfono di Chi L’Ha visto ha raccontato che pochi minuti prima di perdere la vita la 35enne era al telefono con un amico a cui avrebbe detto che doveva riagganciare perché uno dei cuccioli si era allontanato. La madre Alla ha conservato tutti i suoi abiti di quando è stata trovata morta: “Era vestita a strati perché faceva freddo ma nei pantaloni e nel giubbotto ci sono strappi che non sono spiegabili con la caduta, come se avesse lottato”. Altro mistero da risolvere è l’identità di un uomo al volante di una monovolume grigia che frequentava Polina e casa sua. Questo non fa escludere nemmeno il delitto di matrice passionale. Infine accertamenti dovranno essere effettuati anche sulla segnalazione giunta in Procura e relativa alla cancellazione di post e geolocalizzazioni dal profilo social della vittima, avvenuta in tempi successivi alla sua morte effettuata da chi, evidentemente, disponeva delle credenziali di accesso. “Sono fiduciosa sugli sviluppi che potranno emergere da questo supplemento di indagine – ha commentato l’avvocato Barrella al settimanale L’Informatore Vigevanese – perché potranno permettere di identificare le persone vicine a Polina che, nonostante i ripetuti appelli della famiglia, non hanno ancora un volto”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

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