Zuckerberg segue Musk
Redazione — 20 Febbraio 2023
Meta, la società di Mark Zuckerberg che controlla tra le altre cose Facebook e Instagram, segue l’esempio di Twitter. La spunta blu presente sui due social, che evidenzia gli account “verificati” diventa a pagamento come sul social network da alcuni mesi nelle mani di Elon Musk.
Ad annunciarlo è stato lo stesso Zuckerber sul proprio profilo personale, servizio che verrà attivato inizialmente in Australia e Nuova Zelenda per poi sbarcare anche in altri Paesi.
“A partire da questa settimana – ha scritto Zuckerberg sui propri canali social – verrà lanciato Meta Verified, un servizio a pagamento che consentirà di verificare il tuo account con una carta di identità ottenendo la spunta blu”. Quanto ai costi, si parla di 11,99 dollari al mese da web o 14,99 da iOS, il sistema operativo di Apple per iPhone.
Zuckerberg nell’annunciare il servizio si focalizza in realtà sulle altre ‘features’ garantite dal nuovo abbonamento, in particolare il diritto ad avere una “protezione ulteriore” contro il furto di identità sulle piattaforme e “un accesso diretto al servizio clienti“. Le nuove funzionalità, spiega l’imprenditore, “consentiranno di migliorare l’autenticità e la sicurezza dei nostri processi“.
Come detto, la scelta di Meta segue quella di Twitter, che a sua volta nelle scorse settimane ha introdotto la funzione di Twitter Blue, servizio a pagamento (8 euro per desktop e Android, 11 per utenti iOS) per ottenere la spunta blu di account verificato.
Decisione che sarà costata molto, sul piano “ideologico”, a Zuckerberg: sin dall’inizio del clamoroso successo di Facebook, il suo fondatore aveva sempre ribadito l’idea che il suo social dovesse restare gratuito: non a caso aveva fondato il suo business sulle inserzioni mirate per gli utenti in base ai dati raccolti, salvo ora cambiare completamente il suo modello.
Un modello costretto a cambiare per le contingenze economiche di Meta, per la prima volta costretta a licenziare parte dei suoi dipendenti e ad ammettere di aver commesso errori nelle strategie aziendali di sviluppo, in particolare negli investimenti miliardari sul Metaverso che per ora non hanno portato risultati.
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