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Cos'è e come funziona il pallone spia avvistato dagli Usa

Un presunto pallone-spia cinese avvistato nei cieli del Montana, negli Stati Uniti; un altro in America Latina. In queste ore il Pentagono ha il suo bel da fare per monitorare due possibili minacce rilevate a ridosso di pochi giorni. Se per quanto riguarda il primo caso Washington sembra avere le idee chiare, sul secondo non si conoscono ancora i dettagli, se non che si troverebbe in Costa Rica.

La Cina ha spiegato che l’oggetto rilevato, tra l’altro, anche nei pressi della Malmstrom Air Force Base di Billings non sarebbe nient’altro che un dirigibile utilizzato per effettuare ricerche metereologiche finito per sbaglio nel territorio statunitense.

Il segretario di Stato Usa Antony Blinken ha stoppato il suo viaggio oltre la Muraglia, dove avrebbe dovuto incontrate Xi Jinping, e parlato espressamente di violazione della sovranità americana e della legge internazionale. Secca la replica di Pechino, secondo cui i media occidentali, Usa in testa, e i politici starebbero usando il caso sollevato dai palloni spia come pretesto per diffamare la Cina.

Eppure non sarebbe la prima volta che un governo invia questi palloni aerostatici in un Paese terzo nel tentativo di raccogliere informazioni riservate. Ecco cosa sono e come funzionano.



Cosa sono i palloni-spia?

Da un punto di vista tecnico, un pallone-spia è formato da uno o più strumenti di spionaggio – ad esempio una telecamera o particolari sensori – sospesi sotto un pallone che galleggia in aria. Il dispositivo viene solitamente trasportato dalle correnti del vento, anche se quello avvistato nel territorio statunitense potrebbe sfruttare un’avanzata tecnologia di intelligenza artificiale.

La suddetta ipotesi è di William Kim, esperto di questo tipo di sistemi di sorveglianza aerea presso il think tank Marathon Initiative di Washington. Secondo Kim, potremmo essere di fronte ad un “efficace mezzo di spionaggio, difficile da abbattere” ma potrebbe anche essere sfuggito al controllo ed essere entrato per errore nello spazio aereo Usa.

Anche se assomiglia a un normale pallone meteorologico, ha caratteristiche distinte: un carico grande e visibile che comprende l’elettronica per la guida e la raccolta di informazioni, alimentata da grandi pannelli solari. Apparentemente, ha aggiunto l’analista, il pallone avvistato nei cieli Usa dispone di tecnologie di guida avanzate che l’esercito statunitense non ha ancora messo in volo. Sarebbe infatti attraverso l’intelligenza artificiale che il pallone aerostatico, semplicemente “leggendo” i cambiamenti dell’aria circostante, riuscirebbe a regolare la sua altitudine e ne guida la direzione.

Caratteristiche e funzionalità

In generale, l’attrezzatura “attaccata” ai palloni può includere radar ed essere alimentata a energia solare. Operano intorno ad un’altitudine compresa tra i 24.000 e i 37.000 metri, ben al di sopra di dove vola il traffico aereo commerciale.

Ma perché affidarsi ai palloni aerostatici e non ai satelliti? Come ha dichiarato al Guardian John Blaxland, professore di studi sulla sicurezza internazionale e sull’intelligence presso l’Australian National University, ora che si stanno inventando laser e armi cinetiche per colpire i satelliti, è rinato l’interesse per i palloni aerostatici. “Non offrono lo stesso livello di sorveglianza persistente dei satelliti, ma sono più facili da recuperare e molto più economici da lanciare. Per inviare un satellite nello spazio è necessario un lanciatore spaziale, un’apparecchiatura che in genere costa centinaia di milioni di dollari”, ha fatto notare Blaxland.

I palloni, ha inoltre specificato Air Command and Staff College dell’aeronautica statunitense, possono scansionare più territorio da un’altitudine inferiore dei satelliti e trascorrere più tempo su una determinata area, proprio perché si muovono più lentamente.

Non sono, infine, una trovata inedita. Craig Singleton, analista presso la Foundation for Defense of Democracies, ha spiegato a Reuters che strumenti del genere, solo per restare in epoche recenti, sono stati ampiamente utilizzati dagli Stati Uniti e dall’Unione Sovietica durante la Guerra Fredda in quanto metodi di raccolta di informazioni a basso costo.

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