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Allarme al Pentagono: diffusi i piani militari della Nato in Ucraina

Una fuga di notizie sta turbando il sonno di molti funzionari del Pentagono. Così come sottolineato sul New York Times, alcuni piani di guerra degli Stati Uniti e della Nato volti ad aiutare gli sforzi bellici dell’Ucraina nella guerra contro la Russia, sono apparsi nei giorni scorsi su alcuni social. Si tratta di documenti classificati come segreti, ma letti da decine di utenti sia su Telegram che su Twitter. Qualcosa nella difesa dei dati è andato storto. I piani pubblicati, hanno sottolineato da Washington, erano diversi da quelli originali. E, in base alle modifiche apportate, sarebbe possibile intravedere una mano russa sulla diffusione dei documenti segreti. Proprio da Mosca però arrivano delle smentite: secondo un sito russo infatti, i documenti pubblicati sui social sarebbero dei falsi.

Cosa è stato pubblicato sui social

La notizia ha iniziato a circolare negli ambienti militari pochi giorni fa. Poi sul New York Times alcuni funzionari del Pentagono hanno ammesso la presenza in rete di piani considerati segreti. Non solo, ma i documenti trafugati hanno un valore molto importante. Al loro interno, ci sono mappe, armi destinate all’Ucraina, piani di sostegno alla possibile controffensiva di Kiev. Così come anche cifre relative al numero di perdite sia ucraine che russe. Non mancano resoconti, bollettini, strategie da attuare sul campo.

Chi ha letto questi dati, ha avuto modo di farsi un’idea dettagliata della situazione attuale. Ma, cosa ancora più grave, anche di quella in divenire. La preoccupazione del Pentagono è legata proprio alla diffusione massiccia di piani operativi in vista dei futuri attacchi ucraini. Il rischio, considerato molto serio a Washington, è che in Russia adesso possano avere ben chiare le idee sulle strategie studiate dagli Usa e dalla Nato assieme agli ucraini.

“La diffusione dei documenti – hanno confermato al Nyt i funzionari della Difesa statunitense – è molto grave e rischia di rappresentare un serio danno all’intelligence di Washington”. Anzi, nello specifico, un doppio danno. Perché oltre alla pubblicazione di danni segreti, di per sé un atto pericoloso, occorre considerare anche il danno di immagine. Qualcuno al Pentagono ha girato informazioni riservate oppure, ed è questa l’ipotesi più accreditata, per giorni alcuni hacker hanno potuto avere accesso ai server della Difesa statunitense senza essere fermati.

I sospetti su Mosca

Secondo i funzionari sentiti dal New York Times, si tratterebbe di una strategia di disinformazione russa. La tesi è avvalorata per due aspetti principali. In primo luogo, è ovviamente nell’interesse di Mosca prendere possesso di dati riservati della Nato, degli Usa e degli ucraini. In secondo luogo, ci sono alcuni dettagli apparentemente secondari che in realtà appaiono come delle tracce che portano dritto proprio a Mosca. I documenti pubblicati sui social infatti, differiscono in alcune parti rispetto a quelli originali. In particolare, il numero delle vittime ucraine sui principali campi di battaglia del Donbass sarebbe sovrastimato. Mentre, al contrario, quello delle vittime russe sarebbe sottostimato.

Il sospetto è quindi che la diffusione dei dati sia stata orchestrata anche per dare linfa alla propaganda russa. Adesso però al Pentagono ci si interroga su come tutto questo possa essere accaduto. Possibili in tal senso delle indagini interne, volte a evitare il ripetersi di attacchi hacker su documenti molto delicati.

Sito russo: “Quei documenti sono falsi”

In Russia però la pensano diversamente. Sul proprio canale Telegram, il sito russo Readovka ha parlato infatti di documenti falsi e, di conseguenza, di una strategia volta a “distrarre le forze armate della federazione russa”.

“Quei documenti top secret degli Usa e della Nato sull’Ucraina – si legge su Readovka – probabilmente non sono altro che un falso, progettato per calmare e distrarre le forze armate della Federazione Russa prima dell’inizio delle operazioni offensive delle forze armate ucraine”. A sostegno della loro tesi, i redattori del sito sostengono che molte notizie apparse sui documenti in questione sarebbero irrealistiche. “Perlomeno – si legge ancora sul canale Telegram del sito – il documento contiene una valutazione irrealistica delle perdite russe, principalmente nel settore dell’aviazione, e in tutto il rapporto ci sono informazioni sull’impreparazione delle forze armate ucraine per un’offensiva nel prossimo futuro”.

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