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Agguato a Mergellina, Francesco Pio Maimone ammazzato a 18 anni: la guerra tra 'bimbi' di Pianura – Il Riformista

Ancora sangue nella zona degli chalet

Ciro Cuozzo — 20 Marzo 2023

Agguato a Mergellina, Francesco Pio Maimone ammazzato a 18 anni: la guerra tra ‘bimbi’ di Pianura

Agguato a Mergellina, ammazzato un ragazzo di 18 anni. Ancora una notte di terrore nella zona degli chalet sul lungomare di Napoli. A morire poco dopo l’arrivo al pronto soccorso dell’ospedale dei Pellegrini, nella Pignasecca, è Francesco Pio Maimone, raggiunto da un colpo d’arma da fuoco al petto nella notte tra domenica e lunedì mentre si trovava in compagnia di amici.

L’agguato è scattato intorno all’una all’altezza dello chalet “Da Sasà“. Maimone era incensurato e residente nel quartiere di Pianura, in via Escrivà, zona ribattezzata anche “Case gialle“, al centro di diverse fibrillazioni nelle ultime settimane.

Le indagini sono affidate alla polizia e nello specifico alla Squadra Mobile guidata dal primo dirigente Alfredo Fabbrocini. Al vaglio le telecamere presenti a Mergellina e le eventuali testimonianze delle persone che si trovavano lì quando sono avvenuti gli spari.

Si tratta del secondo agguato in poche settimane avvenuto nella zona dopo quello nei confronti del 20enne Antonio Gaetano (considerato, nonostante l’età, un esponente apicale di un clan del quartiere) ricoverato in gravi condizioni in ospedale.

Nella zona degli Chalet, al cento da tempo di episodi di cronaca nera (tra agguati, rapine e risse), il prefetto di Napoli Claudio Palomba aveva disposto dopo l’agguato a Gaetano maggiori controlli che non sono serviti, tuttavia, a evitare l’ennesimo episodio di sangue.

Non sono ancora chiari le ragioni che hanno portato all’omicidio del 18enne Maimone, nato a Napoli il 4 settembre del 2004 ed estraneo, stando alle recenti informative delle forze dell’ordine, ad ambienti malavitosi. Non è chiaro se fosse lui l’obiettivo dell’agguato o se, chi è entrato in azione, voleva colpire un’altra persona che si trovava con lui.

Nessuna ipotesi al momento è esclusa, anche quella della lite finita nel sangue, anche se la pista principalmente battuta dagli investigatori è quella relativa allo scontro per lo spaccio di droga in corso nel quartiere di Pianura e che ha portato due settimane fa all’agguato a Gaetano, che rischia la paralisi.

Maimone risiede nella zona delle ‘Case gialle’ dove vivevano sia Antonio Esposito, 48 anni, ucciso il 3 marzo scorso, che Emanuele Gaetano e Vincenzo De Grosso (rispettivamente 27 e 23 anni) arrestati la scorsa settimana dopo un blitz nella piazza di spaccio che gestivano.

Seguono aggiornamenti

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall’ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.

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