Si allarga lo scandalo in Serie A
Redazione — 5 Aprile 2023
Non solo l’inchiesta Prisma, non solo la Juventus. Il terremoto giudiziario sulle presunte plusvalenze false si allarga e vede coinvolte da oggi anche altre tre società della Serie A di calcio: si tratta dei due club della capitale, Roma e Lazio, e della Salernitana.
Oggi in particolare i finanzieri del nucleo di Polizia Economico-Finanziaria della Guardia di finanza di Roma, su disposizione della procura, hanno eseguito un provvedimento di perquisizione e contestuale sequestro probatorio presso gli uffici della A.S. Roma Spa.
La Procura di Roma indaga sostanzialmente sull’intero parco dirigenti del club giallorosso delle ultime due gestioni societarie, ovvero quella di James Pallotta e poi dei fratelli Ryan e Dan Friedkin. Con loro tre sono indagati i principali dirigenti: da Gandini a Baldissoni, Fienga, Berardi, fino ai direttori amministrativi Malknect e Francia.
Come riporta Repubblica, sono diverse le operazioni di mercato sotto esame, avvenute tra il 2017 e il 2021: all’attenzione dei magistrati capitolini è stato trasmesso il segmento del procedimento Prisma che riguarda le cessioni dei calciatori Luca Pellegrini e Leonardo Spinazzola avvenute a ridosso del 30 giugno del 2019 prima della chiusura dei bilanci. Ma l’indagine sul club giallorosso riguarda anche le cessioni di Marchizza e Frattesi al Sassuolo, di Tumminello all’Atalanta, di Cetin, Cancellieri e Diaby al Verona. Quanto agli acquisti oltre Spinazzola, i nomi sono quelli di Defrel dal Sassuolo, di Cristante dall’Atalanta e di Kumbulla dal Verona.
Ad indagare sulla Lazio è invece la procura di Tivoli, con un decreto di perquisizione che ha riguardato il suo presidente Claudio Lotito, anche senatore di Forza Italia, e il direttore sportivo Igli Tare.
Ai due, ma anche ad altri dirigenti del club capitolino, all’ex numero uno della Salernitana Ugo Marchetti e l’ex ds Angelo Fabiani, oggi alla Lazio, i pm contestano valutazioni artefatte rispetto ai valori di mercato dei calciatori, con “valori di acquisto spropositati” che “falsavano il valore del patrimonio della società sportiva”.
L’indagine della procura di Tivoli, competente territorialmente, contemplano i reati di emissione di fatture per operazioni inesistenti e dichiarazione fraudolenta mediante uso di fatture per operazioni inesistenti, nonchè per i reati di false comunicazioni sociali.
Nel mirino in particolare la compravendita di alcuni giocatori tra Lazio e Salernitana: si tratta, scrive Repubblica, di Sprocati, Casasola, Marino, Cicerelli, Novella, Morrone, Akpa Akpro.
La Salernitana con una nota ufficiale si è difesa sottolineando che “l’attuale compagine societaria è del tutto estranea alle operazioni oggetto di indagine, riferendosi le stesse a stagioni sportive che precedono il cambio di proprietà”.
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