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Perché è esploso il caso dopo le dichiarazioni di Donzelli su Cospito, le carte riservate e il rischio dimissioni dal Copasir – Il Riformista

Lui si difende: “Le carte non erano segrete”

Elena Del Mastro — 1 Febbraio 2023

Perché è esploso il caso dopo le dichiarazioni di Donzelli su Cospito, le carte riservate e il rischio dimissioni dal Copasir

La parole pronunciate da Giovanni Donzelli alla Camera su Alfredo Cospito hanno scatenato la bufera. Il deputato FdI e vicepresidente del Copasir, ha definito l’anarchico “influencer del 41 bis” e accusato la sinistra di “stare con i terroristi”. Nell’attaccare la sinistra ha citato i rapporti e i colloqui in carcere tra Cospito e i boss della mafia per far cadere la norma sul carcere duro. Documenti che sarebbero riservati e non a disposizione dei parlamentari. Per questo motivo Nordio ha avviato un’indagine. Per ottenere quei documenti riservati servirebbero precise richieste. Ma dalle colonne del Corriere della Sera Donzelli si difende: “I documenti sul carcere non erano segreti. Li ho chiesti a Delmastro”.

“Quelle che ho riferito non erano intercettazioni, ma una conversazione captata in carcere e inserita in una relazione del ministero della Giustizia del cui contenuto, in quanto parlamentare, potevo essere messo a conoscenza. Paradossale che i parlamentari del Pd, invece di spiegare perché sono andati a trovare Cospito e cosa pensano del 41 bis, attacchino me”, ha detto Donzelli senza fare alcun passo indietro. E aggiunge: “Non mi hanno dato nessun documento riservato. Volendo approfondire la vicenda Cospito, ho chiesto notizie dettagliate al sottosegretario Andrea Delmastro”, con il quale, secondo alcuni giornali condividerebbe l’appartamento. Secondo quanto riportato da Repubblica, Delmastro, sottosegretario con delega al Dap, ha ammesso di aver svelato al collega il documento riservato con le conversazioni tra l’anarchico e i boss sulla battaglia contro il 41 bis, sostenendo che avrebbe potuto rivelare a qualsiasi parlamentare il contenuto di quegli atti, ma secondo fonti citate dagli analisti non sarebbe così.

Il caso è scoppiato e nelle prossime ore potrebbe mettere a rischio anche i ruoli di Delmastro, il numero due di Carlo Nordio a via Arenula e Donzelli come vicepresidente del Copasir, come già richiesto dall’opposizione. “Avessi divulgato documenti riservati di cui fossi venuto a conoscenza tramite il Copasir dovrei dimettermi, certo. Ma il Copasir non c’entra niente. E verificarlo è semplice. Chi non ha senso delle istituzioni è chi è andato a trovare Cospito”. Lo scontro si protrarrà anche davanti al Giurì d’Onore che il Pd, sentitosi offeso da Donzelli, ha chiesto ed ottenuto dal presidente della Camera. Donzelli rincara la dose e spiega: “Io ho chiesto solo ai parlamentari del Pd di essere chiari sul tema del 41 bis e nello specifico di Cospito al 41 bis. Loro balbettano. Usciti dal carcere, hanno detto che la pena deve essere umana. Ma Cospito non patisce alcun trattamento disumano. Si scusino loro. Con gli italiani. Cospito sta facendo una battaglia per tutti i detenuti che vivono il suo stesso regime carcerario e i mafiosi fanno il tifo per lui”.

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Laureata in Filosofia, classe 1990, è appassionata di politica e tecnologia. È innamorata di Napoli di cui cerca di raccontare le mille sfaccettature, raccontando le storie delle persone, cercando di rimanere distante dagli stereotipi.

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