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Nikki Haley sfida Trump, l'ex ambasciatrice americana all'Onu si candida alle primarie Repubblicane – Il Riformista

La corsa alla Casa Bianca nel 2024

Carmine Di Niro — 14 Febbraio 2023

Nikki Haley sfida Trump, l’ex ambasciatrice americana all’Onu si candida alle primarie Repubblicane

In attesa della probabile ‘discesa in campo’ di Ron DeSantis, rieletto governatore della Florida, nel campo dei Repubblicani statunitensi Donald Trump ha un primo avversario interno alle primarie che decideranno il candidato per la Casa Bianca, col voto previsto nel 2024.

Si tratta dell’ex deputata e governatrice del South Carolina Nikki Haley, che oggi ha pubblicamente annunciato la sua candidatura. Una scelta in parte sorprendente: Haley aveva infatti recentemente affermato che non si sarebbe candidata nel caso Trump avesse scelto di farlo, evidentemente cambiando idea.

Idee che Haley ha cambiato spesso nel corso della sua carriera politica. La 51enne di Bamberg (South Carolina), nata come Nimrata Nikki Randhawa in quanto parte di una famiglia di immigrati indiani, nel 2016 era ferocemente schierata contro Donald Trump quando il tycoon tentò l’assalto al Partito Repubblicano, vincendo le primarie e poi le elezioni che lo portarono alla Casa Bianca.

Lo definì infatti un candidato razzista e alle primarie appoggiò prima Marco Rubio e poi Ted Cruz. Eppure Trump, soli nove mesi dopo l’elezione a presidente, la nominò a sorpresa come ambasciatrice presso le Nazioni Unite, un ruolo di peso e di prestigio. Una carica che Haley ha mantenuto fino al 2018, quando si è dimessa senza mai chiarire i motivi, anche se all’epoca si parlava della possibilità di una candidatura al ruolo di presidente o di vicepresidente alle elezioni del 2020, quelle vinte da Joe Biden contro Trump.

Da quel momento comunque Haley è rimasta vicina alle politiche di Trump, comunque maggioritarie all’interno dei Repubblicani sempre più spostati a destra. L’ex ambasciatrice americana presso le Nazioni Unite è saldamente ancorata al conservatorismo repubblicano anche sui temi dei diritti civili: è apertamente schierata contro l’aborto, contro l’estensione dei diritti civili ed è favore della libertà di portare armi.

Get excited! Time for a new generation.

Let’s do this! 👊 🇺🇸 pic.twitter.com/BD5k4WY1CP

— Nikki Haley (@NikkiHaley) February 14, 2023

Vicinanza a Trump che si denota anche dal primo messaggio agli elettori repubblicani in vista delle primarie, dove risuonano le parole d’ordine proprio dell’ex presidente: Haley ha palato dei Democratici come di una “sinistra socialista” e parlando di politica estera ha spiegato che “Cina e Russia vedono un’America vulnerabile, pensano di poterci bullizzare e prendere a calci”.

Secondo i principali sondaggisti le possibilità della Haley sono però molto basse: l’ex deputata e governatrice viene posizionata come terza-quarta possibile scelta dei sostenitori Repubblicani, in attesa che alcuni ‘big’ come DeSantis o l’ex vicepresidente Mike Pence lancino ufficialmente la loro candidatura alle primarie.

Proprio per le difficoltà nei sondaggi Haley avrebbe scelto di candidarsi con largo anticipo, come scelta per ottenere maggiore visibilità. Eppure, come spiega il Guardian, la candidatura dell’ex ambasciatrice alle Nazioni Unite potrebbe trasformarsi proprio in un ‘assist’ in favore di Trump: un numero maggiore di candidati potrebbe togliere al principale avversario del tycoon, il governatore della Florida DeSantis, preziosi voti alle primarie.

Non ho mai perso un’elezione e non ho intenzione di iniziare ora“, ha detto Haley che, se venisse eletta, sarebbe la prima donna presidente e la prima presidente Usa di origine indiana.

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Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia

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