di Redazione Area C · 5 Gennaio 2023
“Parlare di discontinuità con un passato che ha restituito centralità alla Provincia di Frosinone, accreditandola come modello per le altre province italiane significa essere completamente miopi e scollati da una realtà riconosciuta a tutti i livelli amministrativi – ha affermato Antonio Pompeo, ex sindaco di Ferentino – Dalla cabina di regia del Pnrr agli oltre 80 milioni di finanziamenti ottenuti per le scuole, dalla viabilità agli oltre 16 milioni di euro di bandi per l’ambiente, passando per la cultura e i progetti per il sociale: tutto questo, inclusa la modifica del Testo Unico degli Enti Locali che oggi è sul tavolo del Governo, è stato reso possibile anche grazie al lavoro del sottoscritto. Un lavoro che non solo non può essere cancellato o vanificato ma che va continuato e completato ad un livello più alto delle istituzioni. È per questo, e perché il territorio ne ha bisogno, che da qui annuncio la mia candidatura alla Regione Lazio, insieme a quella di una donna determinata, concreta e entusiasta come Maria Concetta Tamburrini di Cassino. Ma voglio chiarire anche quello che è sempre stato il mio obiettivo: rappresentare il territorio anche oltre i confini del Partito Democratico. Il nostro è un partito che oggi non riesce più ad ascoltare la gente, le persone comuni, il cittadino. Una battaglia che io, in prima persona, farò dall’interno, con la stessa faccia che ho sempre messo in tutto quello che ho fatto in questi anni, e con la forza di un territorio che ha dimostrato di avermi apprezzato. Da questa città ho scoperto l’amore per la politica, per un progetto che oltrepassa i confini del partito e che vede al centro l’intera provincia, ma non posso tollerare coloro che parlano di ‘buttarla giù’ quasi fosse un fortino da espugnare: questo non accadrà perché saranno i cittadini, con il loro voto, a decidere le sorti e il futuro della nostra città. Come i candidati devono essere liberi di accettare le sfide elettorali, così i cittadini devono essere liberi di esprimere il proprio consenso: noi non vogliamo rappresentare i potenti di turno ma coloro che intendono la politica come uno strumento al servizio del cittadino. Solo così potremo cambiare le cose e io sono sicuro che lo faremo insieme perché la mia non è una candidatura di apparato: è la candidatura della gente, del popolo e di un intero territorio che vuole essere ascoltato e rappresentato. E allora andiamo a vincere!”.
Redazione Ferentino