Chi perderà il sussidio
Fabio Calcagni — 8 Marzo 2023
Fare cassa sulla pelle e sulle tasche dei più poveri. Col passaggio a partire dal prossimo settembre dal Reddito di cittadinanza di stampo grillino alla Mia, la Misura di Inclusione Attiva pensata dal governo di Giorgia Meloni, lo Stato punta a risparmiare 3 miliardi di euro sugli otto che spende attualmente per finanziare il RdC.
Come? Tagliando il sussidio a 260mila famiglie. Col passaggio di consegne tra le due misure sono a rischio il 25% degli attuali percettori del RdC, mentre per molti altri l’importo del sussidio scenderà.
Come noto dalla prima bozza circolate nei giorni scorsi, la Mia al debutto da settembre cambierà platee di richiedenti, durata, importi e requisiti. Un focus sulla questione arriva oggi da La Stampa, che parte dal primo evidente taglio ideato dal governo di destra, quello tramite la riduzione della soglia Isee per ottenere il sussidio che passa dagli attuali 9360 del RdC a 7200 euro.
Stando al calcolo del quotidiano di Torino, così a perdere il sussidio sarà il 25% degli attuali beneficiari, ovvero circa 260mila nuclei familiari sull’1,035 milioni di famiglie che percepiscono il Reddito di Cittadinanza.
Quindi la seconda sforbiciata, quella sull’assegno: per i soggetti che il governo definisce “occupabili”, una neo-lingua orwelliana per ridefinire il concetto di “disoccupato”, l’assegno base scenderà del 25%, ovvero passerà da 500 a 375 euro.
I minori, stando alla bozza filtrata lunedì, dovrebbero uscire dal meccanismo di calcolo totale ricevendo invece una quota fissa di 50 euro al mese. Anche qui si tratta di un brutale taglio del 50%: le regole del Reddito di Cittadinanza prevedevano un contributo mensile di circa 100 euro per ogni figlio a carico.
La Stampa fa una ipotesi su una famiglia composta da madre con due figli minori: se col Reddito di Cittadinanza avrebbe ricevuto 700 euro (500 moltiplicato per 1,4, assegnando un coefficiente pari a 1 al primo componente e 0,2 ai figli), con la Mia scenderà a 600 euro (500 euro per la madre e 50 per ogni figlio). Mentre madre, padre e due figli maggiorenni che con l’Rdc arrivano a 1.050 euro al mese (posto che la scala equivalente ha un tetto massimo di 2,1) calerebbero invece a quota 787,5 euro (375 euro per 2,1) per effetto del taglio del contributo destinato agli occupabili.
Tornando ai possibili percettori del sussidio, dal prossimo settembre 2023 verranno divisi in due platee stando alla prima bozza del provvedimento: da una parte le famiglie senza persone “occupabili” dove c’è almeno un minorenne o un anziano over 60 o un disabile; dall’altra quelle con persone “occupabili” dove non ci sono queste situazioni ma almeno una persona tra i 18 e i 60 anni di età.
Calerà anche la durata del sostegno. Attualmente il Reddito di Cittadinanza può essere ottenuto per 18 mesi, mentre le bozze della nuova Mia prevedono massimo 12 mensilità: successivamente si potranno richiedere i successivi sei mesi. Ma non prima di un mese di stop. Passato anche questo periodo, non sarà possibile rinnovare la richiesta prima di un anno e mezzo.
Napoletano, classe 1987, laureato in Lettere: vive di politica e basket.
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