Roma, 1 apr — Ennesimo blitz nella Capitale firmato dagli eco-dementi di Ultima Generazione: a farne le spese, stavolta, la fontana della Barcaccia del Bernini a Piazza di Spagna, sfregiata con vernice nera che ha finito per colorare di nero anche l’acqua all’interno della vasca. L’azione dimostrativa è avvenuta alle 11:30 del mattino, quando la piazza era gremita di turisti.
I «piccoli guerrieri del clima», seguiti dal solito codazzo di fotografi e telecamere «casualmente» già sul posto, hanno versato la tintura nell’acqua della Barcaccia, mentre il classico giovanotto miope e macilento, un po’ troppo amante dei derivati della soia, declamava la solita solfa catastrofista-escatologica e infarcita di eco-moralismo che gli ecologisti ripetono da almeno 50 anni: cioè che tra 5 anni saremo tutti morti a causa del riscaldamento climatico.
«A Roma alle 11:30 tre persone hanno versato del liquido a base di carbone vegetale nelle vasche della fontana della Barcaccia», si legge nella rivendicazione del gruppo attivista. «La tradizione popolare vuole che la forma dell’opera del Bernini, posta ai piedi di Trinità dei Monti, fosse stata ispirata dalla presenza sulla piazza di una barca in secca, portata fin lì dalla piena del Tevere del 1598. Un richiamo fortissimo, che prefigura oggi lo scenario della “fine del Mondo” a cui stiamo andando incontro, pigiando sempre di più il piede sull’acceleratore: siccità alternata a devastanti alluvioni, che metteranno fine alla vita sulla Terra, insieme alle ondate di calore». Dopo una ventina di minuti le tre persone sono state portate via dalla polizia municipale.
I precedenti attacchi alla fontana del Bernini
Non c’è dunque pace per la Barcaccia. I lettori ricorderanno di un precedente, gravissimo sfregio vandalico avvenuto nel febbraio 2015 causato da un centinaio di tifosi olandesi del Feyenoord — ma qui sarebbe meglio parlare di animali. il centro di Roma venne devastato da migliaia di hooligan ubriachi, con negozianti costretti a chiudere, romani e turisti terrorizzati, agenti feriti e danni per centinaia di migliaia di euro alla fontana realizzata nel 1629 da Pietro Bernini.
Il sovrintendente ai beni culturali di Roma, Claudio Parisi Presicce aveva quantificato «un danno specifico sulla fontana della Barcaccia da 75 mila euro per i tre interventi di riparazione che si erano resi necessari. A essi andavano sommati 209 mila euro, ovvero il costo del restauro concluso appena 6 mesi prima e che era stato completamente vanificato».