È stato trovato morto a Palazzo Cenci, a Roma, il senatore del Partito Democratico Bruno Astorre. Chi era il politico dem che ha dedicato tutta la sua vita al Lazio e alla politica?
Bruno Astorre, chi era il senatore del Pd che ha dedicato la vita al Lazio e alla politica
Il Partito Democratico e il mondo della politica italiana sono in lutto per la prematura e improvvisa scomparsa del senatore Bruno Astorre, segretario del Pd Lazio. Il corpo del senatore è stato rinvenuto senza vita a Palazzo Cenci, a Roma, dove si trovava la sede del suo ufficio.
Nato a Roma l’11 marzo 1963, Astorre ha cominciato a muovere i suoi primi passi in politica militando tra le file della Democrazia Cristiana. Nel 1985, poi, è stato eletto consigliere comunale a Colonna, a pochi chilometri dalla capitale, con il Partito Popolare Italiano. Tre anni dopo, nel 1998, è entrato a far parte del consiglio comunale, primo degli eletti per preferenze.
Nel 2003, con La Margherita, entra per la prima volta nel consiglio della Regione Lazio dove venne rieletto nelle liste de L’Ulivo nel 2005, che sostenevano il candidato presidente Pietro Marrazzo, vincitore delle elezioni. Divenne, quindi, assessore ai Lavori Pubblici e alla Casa nella giunta Marrazzo, mantenendo l’incarico fino al 16 settembre 2009, quando assunse il ruolo di Presidente del Consiglio regionale del Lazio, subentrando a Guido Milana, eletto al Parlamento europeo.
Nel 2010, Astorre si è ricandidato alle regionali per la terza volta con il Pd, nella coalizione che sosteneva la radicale Emma Bonino. Anche in questo caso, venne eletto al consiglio regionale del Lazio come primo degli eletti con i dem. Il 12 maggio 2010, poi, fu scelto come vicepresidente del Consiglio regionale del Lazio, in quota della minoranza. La presidente della Regione, infatti, era Renata Polverini, della coalizione di centrodestra.
L’elezione in Senato
Per tutta la sua carriera politica, il senatore si è distinto per l’indissolubile legame che aveva con il territorio nel quale era nato e cresciuto ossia Roma e il Lazio. Territorio che ha consentito ad Astorre di scalare gradualmente le istituzioni fino ad approdare in Parlamento.
Dopo gli incarichi in consiglio regionale e la disfatta della giunta Polverini, infatti, il politico dem si candidò per la prima volta alle parlamentarie del 2012 del Pd per le elezioni politiche del 2013. Ottenendo il terzo posto con circa 7.200 preferenze, si accaparrò un posto nella lista regionale per il Senato della Repubblica, nella circoscrizione Lazio. È stato, dunque, eletto senatore per la prima volta per la XVII Legislatura.
A scrutinio segreto, il 4 dicembre 2013 Astorre è stato eletto membro della commissione vigilanza della Cassa depositi e prestiti e, dopo essere stato eletto all’Assemblea nazionale del Pd nelle primarie del partito tenute l’8 dicembre 2013, è stato nominato membro della Direzione nazionale del Partito Democratico.
Il 4 marzo 2018, è stato ricandidato nella stessa circoscrizione per la coalizione di centrosinistra in quota dem alle politiche, venendo rieletto a Palazzo Madama. Dopo le elezioni, è diventato membro della VIII Commissione Lavori Pubblici, di cui fu anche segretario. Sempre nel 2018, il 1° dicembre, fu eletto segretario regionale del Pd per il Lazio.
Infine, il 25 settembre 2022 è stato nuovamente candidato alle politiche anticipate per il Senato come capolista nel collegio plurinominale Lazio 02 ottenendo ancora una volta la rielezione.
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