(ANSA) – FIRENZE, 12 GEN – “Non chiudere prima le partite è un nostro difetto, abbiamo perso tanto per strada. Quello che mi piace però è che continuiamo a creare. La voglia di incidere devono averla i ragazzi, e nei prossimi mesi sono sicuro che riusciremo a non portare più le partite in bilico fino alla fine”. Così Vincenzo Italiano ha commentato la vittoria della sua Fiorentina per 1-0 sulla Sampdoria in Coppa Italia.
L’allenatore viola ha poi dedicato la vittoria al patron Rocco Commisso: “Tenevamo a dare questa gioia al presidente. È sceso negli spogliatoi, ha fatto i complimenti ai ragazzi che sono stati bravi. La prestazione di oggi mi è piaciuta, l’importante era qualificarsi: missione compiuta”. Il Presidente Rocco Commisso, arrivato oggi a Firenze dagli Stati Uniti, a fine partita è poi sceso negli spogliatoi e si è intrattenuto a lungo con l’allenatore Vincenzo Italiano ed i calciatori per complimentarsi per la qualificazione e per i risultati della Fiorentina dell’ultimo periodo.
Antonin Barak con il suo gol ha permesso alla Fiorentina di battere la Sampdoria e conquistare i quarti di finale di Coppa Italia, contro il Torino, competizione tra gli obiettivi dei viola: “Creiamo spesso, sul gol in area c’era un po’ confusione, appena ho visto il pallone rimbalzare ho tirato subito in porta.
Il mister vive a pieno la partita, siamo veramente contenti di aver passato il turno. Arrivare fino in fondo in Coppa Italia? Vediamo, è un nostro obiettivo. Vogliamo regalare soddisfazioni ai nostri tifosi, sia in Coppa Italia, che in Europa e in campionato”.
In casa Sampdoria, invece, si mastica amaro per il risultato finale anche se l’allenatore Stankovic è rimasto contento di aver potuto recuperare alcuni giocatori tra i molti indisponibili per infortuni: “Il gran gol di Barak in mischia ci ha penalizzato, ma abbiamo onorato la competizione e recuperato tanti giocatori che hanno giocato una partita intera – ha detto l’allenatore della Sampdoria -. Ci siamo fatti sentire in casa di una grande Fiorentina nonostante alcune assenze dell’ultimo minuto e giocatori che non mi sono sentito di rischiare.
Difficoltà? Si va avanti e non si molla, sono fortunato ad allenare un club con così tanta storia”. (ANSA).
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