Arezzo, 6 gen – Questa volta una normale lite tra vicini si è trasformata in una vera e propria tragedia che ha dell’incredibile, una discussione sfociata nel caos più totale. Nella giornata di ieri nella frazione di San Polo, località alle porte di Arezzo, in seguito ad un’accesa discussione, un operaio albanese di 57 anni ha cercato di demolire la casa del proprio vicino, un cinquantatreenne italiano, alla guida di un escavatore il quale, di tutta risposta, ha risposto esplodendo almeno cinque colpi con una carabina, regolarmente detenuta, uccidendo sul colpo l’uomo.
Lite incredibile alle porte di Arezzo finita male
Secondo le prime ricostruzioni, pochi minuti prima del fatto, la vittima avrebbe effettuato numerose manovre all’interno del piazzale antistante le abitazioni al volante di un escavatore di sua proprietà, tutto per futili motivi in materia di semplici dissidi di vicinato. L’operaio albanese avrebbe inizialmente danneggiato quattro autovetture parcheggiate, di proprietà del vicino, e in seguito avrebbe colpito più volte con la benna del mezzo da lavoro le mura e il tetto della casa, provocando ingenti danni strutturali e rischiando di demolire l’intera abitazione, tutto questo mentre all’interno si stava consumando un momento di festa in famiglia.
L’italiano aggredito con un escavatore accusato di omicidio
Sul posto sono intervenuti i carabinieri del comando provinciale e della compagnia di Arezzo arrestando il cinquantatreenne italiano con l’accusa di omicidio, le stesse forze dell’ordine hanno inoltre sequestrato l’arma utilizzata e i bossoli rinvenuti sulla scena del reato. L’uomo, in attesa di essere interrogato sul fatto, è stato condotto al carcere di Arezzo.
Andrea Grieco
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