Roma, 4 feb – Dopo l’embargo al petrolio russo che scatterà da domani, il presidente della Commissione europea Ursula von der Leyen ha annunciato un nuovo pacchetto di sanzioni contro la Russia entro il 24 febbraio, a un anno esatto dall’invasione dell’Ucraina. Sempre entro questa data, il presidente Giorgia Meloni ha affermato, durante un incontro con il suo omologo tedesco Olaf Sholz, di volersi recare a Kiev in segno di supporto.

A quasi un anno dall’invasione dell’Ucraina da parte della Russia, l’annuncio di nuove sanzioni suona quasi come un deja vu. Il prossimo sarà il decimo pacchetto di sanzioni dell’Ue contro la Russia e avrà un volume di 10 miliardi di euro. Quella di porre le nuove sanzioni entro una data come il 24 febbraio sembra una scelta dettata anche da motivazioni simboliche, nonostante questo Von der Leyen si dice convinta del loro effetto e ne sottolinea l’importanza: “Stiamo facendo pagare a Putin la sua atroce guerra. La Russia sta pagando un prezzo pesante, le nostre sanzioni stanno erodendo la sua economia, facendola arretrare di una generazione”. Intanto l’Ue ha approvato il nuovo embargo al petrolio russo, che andrà a colpire anche i prodotti petroliferi trasportati via mare verso i Paesi terzi con una soglia di 100 dollari al barile per quelli raffinati di alta qualità come il diesel e di 45 dollari per quelli di bassa fascia come la nafta. La misura entrerà in vigore domani e si aggiunge a quella approvata a dicembre che fissa a 60 dollari al barile il price cap sul petrolio russo.

Meloni: “Continueremo a sostenere l’Ucraina fin quando sarà necessario”

Sul conflitto ucraino ha detto la sua anche il presidente Meloni a margine di un incontro istituzionale con il cancelliere tedesco Sholz che si è tenuto a Berlino. Meloni ha confermato l’impegno italiano nei confronti di Kiev: “Continueremo a sostenere l’Ucraina fin quando sarà necessario”. E ha aggiunto: “L’Italia ha fatto ogni sforzo per dare una mano a 360 gradi: stiamo lavorando con la Francia sulla difesa missilistica, siamo arrivati al nostro sesto pacchetto di aiuti. Noi ci siamo e non faremo mancare il nostro sostegno per arrivare al dialogo. Aiutare l’Ucraina per portare gli attori al tavolo”. Infine, ha assicurato di volersi recare in visita a Kiev prima del 24 febbraio.

Michele Iozzino

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