Roma, 15 feb – Il terremoto cacalismico in Turchia, il cui aggiornamento dei morti sembra non finire mai, ora racconta un’altra storia, testimoniata da un team di soccorittori spagnoli, che fa raggelare il sangue.

Durante i soccorsi per il terremoto in Turchia sarebbero stati abbattuti dei palazzi con dei sopravvissuti al loro interno: è la denuncia choc di un gruppo di vigili del fuoco di Valladolid, ovvero i soccorittori spagnoli giunti sul posto. Prima di recuperare superstiti, dunque, una sorta di “tabula rasa” della morte. Uno dei vigili spagnoli così si è espresso sulla questione: “Nel momento in cui abbiamo messo piede ad Adiyaman (una delle città più colpite dal sisma) l’idea con cui eravamo arrivati “è stata smantellata””.  Il fatto di aver demolire interi edifici in cui potevano esserci centinaia di persone è, generalmente, un’ipotesi. Ma c’è un caso in particolare in cui ci sarebbe una certezza: un palazzo in cui si era a conoscenza della presenza di 180 sopravvissuti di cui solo 10 sono stati tratti in salvo.

Intanto le vittime non si fermano

Come riporta l’Ansa, le vittime del terremoto in Turchia al momento sono 35.418, in una conta che, comprendendo la Siria, supera i 40mila. Il presidente turco Recep Erdogan ha aggiornato ieri, in serata, il bilancio dei morti. La buona notizia sui sopravvissuti, sempre secondo quanto dichiarato dal governo di Ankara, è che ne sarebbero stati tratti in salvo circa 8mila finora. Sul capitolo aiuti, più di 100 paesi si sono mobilitati: molto per la Turchia, meno per la Siria, nonostante le recenti “svolte” americane.

Alberto Celletti

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