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Strage Cutro, il sarcasmo del Gip dopo parole Piantedosi: “Viaggi esotici a Crotone, disperati pronti a tutto per futuro fosco” – Il Riformista

“Migranti vittime degli sciacalli delle tragedie”

Ciro Cuozzo — 1 Marzo 2023

Foto Mauro Scrobogna/LaPresse  26-10-2022 Roma (Italia) Politica – Senato, Voto di Fiducia al Governo Meloni –  Nella foto:  Matteo Salvini, Matteo Piantedosi durante i lavori in Senato sulla richiesta di fiducia del suo Governo  10-26-2022 Rome (Italy) Politics – Senate, Vote of Confidence in the Meloni Government – In the photo: Matteo Salvini, Matteo Piantedosi during the work in the Senate on the request for confidence of her Government
Foto Mauro Scrobogna/LaPresse 26-10-2022 Roma (Italia) Politica – Senato, Voto di Fiducia al Governo Meloni – Nella foto: Matteo Salvini, Matteo Piantedosi durante i lavori in Senato sulla richiesta di fiducia del suo Governo 10-26-2022 Rome (Italy) Politics – Senate, Vote of Confidence in the Meloni Government – In the photo: Matteo Salvini, Matteo Piantedosi during the work in the Senate on the request for confidence of her Government

Una ordinanza sui generis quella firmata dal giudice per le indagini preliminari di Crotone Michele Ciociola per convalidare il fermo di due dei tre presunti scafisti (il terzo è un minore) della strage di Cutro dove in seguito a un nubifragio hanno perso la vita almeno 67 migranti tra le polemiche per i possibili soccorsi tardivi. Dopo le imbarazzati parole del ministro dell’Interno Matteo Piantedosi, arrivato addirittura a rimproverare le povere vittime per aver affrontato il viaggio della disperazione (“Io non partirei se fossi disperato, sono stato educato alla responsabilità di non chiedermi cosa devo chiedere io al luogo in cui vivo ma cosa posso fare io per il Paese in cui vivo per il riscatto dello stesso”), leggendo i passaggi dell’ordinanza del Gip, condita di sarcasmo, non è del tutto fuori luogo ipotizzare un collegamento con le parole del capo del Viminale, invitato in queste ore alle dimissioni.

Piantedosi aveva parlato di genitori che hanno messo in mare i figli senza le condizioni di sicurezza, Ciociola parla di “disperati disposti a tutto pur di mettersi alle spalle un crudele presente ed un ancor più fosco futuro” e inizia così la sua ordinanza: “In attesa dell’atteso ed osannato turismo crocieristico, l’Italia per alcuni giorni scopre altri esotici viaggi alla volta di Crotone e dintorni”, facendo riferimento a “immarcescibili e sempre più opulente organizzazioni criminali turche (nel caso in specie, tuttavia, emergono appendici strutturali pakistane) brindano all’ultima tragedia umanitaria (il disastroso terremoto che inghiottiva parte della Turchia e della già martoriata Siria) che regalerà ai loro traffici ulteriori miriadi di disperati”.

Un viaggio ‘esotico’ che “nel frattempo ha trovato tragica epifania quanto già in tante occasioni sfiorato e preconizzato”. E incalza: “Lungi dall’ergersi alla Cassandra di turno, chi scrive, gravato dagli orrori dell’ultima mareggiata pitagorica, si accinge a vagliare l’ultimo fermo disposto in materia di immigrazione clandestina”. “Diversamente dal consueto, il caso di specie registra decine di vittime, vittime di un destino sordo alle loro speranze e di uno stato di necessità non altrimenti fronteggiabile se non alla mercé di disperati viaggi della speranza“.

Per il Gip lo sbarco sulle coste calabresi “non può essere ritenuto frutto di un accordo tra 4 amici al bar che, imbattutisi per caso fortuito in almeno 180 disperati, decidono di affrontare i pericoli del mare per speculare sul desiderio di libertà dei disperati”. Perché “l’esistenza di strutture per ospitare i migranti prima della partenza, il servizio di trasporto sino ai natanti, la suddivisione dei ruoli, la presenza di canali di pagamento coinvolgenti l’apporto di terzi soggetti, il servizio di assistenza marittima rappresentano indici sintomatici di un solo dato fattuale: l’imperversare di una organizzazione”.

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Giornalista professionista, nato a Napoli il 28 luglio 1987, ho iniziato a scrivere di sport prima di passare, dal 2015, a occuparmi principalmente di cronaca. Laureato in Scienze della Comunicazione al Suor Orsola Benincasa, ho frequentato la scuola di giornalismo e, nel frattempo, collaborato con diverse testate. Dopo le esperienze a Sky Sport e Mediaset, sono passato a Retenews24 e poi a VocediNapoli.it. Dall’ottobre del 2019 collaboro con la redazione del Riformista.

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