Roma 21 feb – Le ultime elezioni primarie del Pd, oltre ad essere di una noia mortale, registrano dati sull’affluenza imbarazzanti per un partito, come quello del Nazareno, che da anni si vanta della sua partecipazione alle elezioni per il segretario. “Energia popolare” cita lo slogan dietro al probabile, prossimo segretario al Nazareno. Un’energia che, a giudicare dai dati di affluenza, è totalmente assente.

Primarie Pd, noia e imbarazzo

Qualche parola interessante in tanta retorica da parte del favorito numero uno, Stefano Bonaccini, solite manfrine inutili da parte della principale concorrente Elly Schlein. La noia che ne consegue non può essere descritta adeguatamente in questo pezzo. Tuttavia, che il tutto sia soporifero è evidente già dall’atteggiamento degli elettori. Qualcosa avevamo visto già con le prime votazioni, per giunta anche in luoghi storicamente molto vicini alla classe operaia come Mirafiori. Ne avevamo avuto il sentore – per essere gentili – pure con lo scandalo delle tessere gonfiate, sintomatiche di un partito che cerca iscritti per un semplice motivo: perché ce ne sono molti meno di quanto la sua direzione auspichi. Adesso i numeri del voto per il prossimo segretario al Nazareno lo certificano in modo scientifico: del Pd non frega nulla a nessuno, nemmeno ai suoi elettori e ai suoi stessi iscritti. Secondo quanto emerso, hanno votato 151.530 persone, mentre nelle primarie del 2019 ai gazebi si presentarono 189.101 aventi diritto: un crollo di 37.571 iscritti votanti, ovvero circa il 20%. Se si fa il paragone con le primarie precedenti, il crollo diventa uno strapiombo: nel 2017, alle primarie vinte da Matteo Renzi, votarono 266.726 persone.

La faccia tosta (e comica) di Letta: “Risultato straordinario”

Si sa che una delle “qualità” della cultura di sinistra sta nell’inventare storie – soprattutto positive – dove non esistono ancora peggio che nel “politichese” medio. Enrico Letta tiene viva la tradizione (così come le sue involontarie verve comiche) e scrive così del voto per il suo successore: “Un risultato straordinario di partecipazione politica”, poco dopo un esaltatissimo “150mila persone sono venute a votare”. Poco conta, per il leader uscente, il fatto che il partito abbia letteralmente perso per strada oltre 115mila iscritti votanti in appena cinque anni.

Stelio Fergola

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