Si è tenuto oggi l’incontro tra i vertici di Enav e il presidente della Croce Rossa italiana, per fare il punto sulle due ambulanze donate dalla società che gestisce il traffico aereo civile in Italia alla città ucraina di Vinnytsia

Per l’Ucraina non soltanto aiuti militari ed economici, ma anche sanitari. Il contributo italiano, a supporto del Paese invaso lo scorso febbraio dalla Russia, prosegue infatti su più fronti. Un’ultima dimostrazione di quello che recentemente Giorgia Meloni ha definito un approccio volto a “fare ogni sforzo per dare una mano a 360 gradi”, è stata la donazione da parte di Enav, la società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, di due ambulanze  alla Croce Rossa in Ucraina. Donati precisamente alla città di Vinnytsia, a sud ovest del Paese, i due mezzi sono stati consegnati in occasione di una delle ultime missioni umanitarie del 2022.

L’incontro

Per fare un punto sulla situazione in corso, si è tenuto oggi, nella principale sede della Croce Rossa italiana nella Capitale, un incontro tra i vertici di Enav e il presidente della Croce rossa italiana (Cri), Rosario Valastro. In rappresentanza del gruppo Enav erano presenti la presidente, Francesca Isgrò, e l’amministratore delegato, Paolo Simioni. Il presidente Valastro ha raccontato loro degli ultimi aggiornamenti sulle attività che sta svolgendo la Cri in Ucraina, e in particolare sull’utilizzo delle due ambulanze donate da Enav.

Il ruolo della Croce Rossa italiana

Fin dall’inizio dello scoppio della guerra russo-ucraina, quasi un anno fa, la Cri è stata in prima linea nel sostenere le vittime e la popolazione ucraina aggredita. Sono stati infatti ben 43 i convogli umanitari partiti dal nostro Paese e 41 dall’hub logistico della Cri a Suceava, in Romania. Raggiungendo lo scorso anno un totale complessivo di tremila tonnellate di aiuti militari consegnati all’Ucraina. “I volontari e le volontarie della Cri si sono fatti trovare pronti davanti a questa emergenza, per supportare chiunque chiedesse aiuto e affiancare la Consorella ucraina nelle operazioni sul posto”, ha spiegato il presidente della Cri. In questo quadro, Valastro ha voluto infine ringraziare “Enav per la collaborazione e la sensibilità mostrate davanti a una difficile crisi”.

Il contributo di Enav

“Il contributo di Enav e delle sue persone alla Croce Rossa italiana si inserisce in un programma più ampio di supporto alla comunità che il nostro Gruppo ha intrapreso già da qualche tempo”, ha raccontato Isgrò spiegando il ruolo giocato da Enav. Dal momento che il trasporto aereo, per sua stessa natura, è abituato a operare in un contesto globale interconnesso, “quello che succede a diverse migliaia di km da noi non può e non deve lasciarci indifferenti”, ha spiegato ancora la presidente. Parole condivise anche dall’amministratore delegato, che ha osservato come Enav abbia “sposato da subito l’iniziativa di Cri rivolta all’Ucraina”. Non solo, tra le attività portate avanti dal gruppo rientra anche il progetto umanitario internazionale che ha visto cinque controllori del traffico aereo ucraini entrare recentemente nella “squadra” di Enav; “dopo un periodo di formazione, ci stanno aiutando a gestire il traffico aereo sui cieli italiani nel centro radar di Padova”, ha concluso Simioni.

(Foto: Enav)