Roma, 3 feb – “La Sapienza degli anarchici“, verrebbe da dire. Oppure si potrebbe sottolineare sarcarsticamente: “Toh, proprio non ce lo aspettavamo”. Fatto sta che gli studenti della facoltà di lettere occupano la sede, in solidarietà per l’ormai rumorosissimo caso di Alfredo Cospito, assurto ormai a una specie di martire.

La Sapienza, gli studenti vanno a braccetto con gli anarchici

Come riporta l’Ansa, La Sapienza viene occupata dagli studenti che, di fatto, simpatizzano con gli anarchici. Il mantra della lotta all’articolo 41bis è ormai virale negli ambienti giovanili, indipendentemente da qualsiasi opinione sulla materia. E così uno striscione esposto non fa altro che certificare la questione: “Lettere occupata. Al fianco di Alfredo, contro il 41bis”, si tuona. E poi ancora: “Alfredo libero”. I cori dei presenti esprimono a voce ciò che è scritto ed intonano “Tutti e tutte libere”. Dal pomeriggio di ieri, la pressione è stata quasi matematica, prima dell’ingresso in serata nella struttura e della successiva occupazione. Oltre La Sapienza, c’è da constatare che gli anarchici stanno riscuotendo simpatie in tante, troppe parti d’Italia. E soprattutto in pochissimo tempo. Si citano giustamente i disordini di Roma nel quartiere Trastevere, gli attacchi al commissariato, così come quelli attuati contro un ripetitore a Torino, e poi le minacce, le telefonate, i proiettili spediti alle redazioni dei giornali. Insomma, il “fenomeno” anarchici si espande, e in modo discretamente preoccupante.

La risposta del premier Meloni

Dal canto suo, il premier Giorgia Meloni per il momento tiene il punto. Anche perché non potrebbe fare diversamente, parlando in modo schietto e senza troppe retoriche. Il presidente del Consiglio deve mantenere rigore sulla questione, ne va della sua immagine come quella dello stesso governo. E infatti, le dichiarazioni sono piuttosto secche: “Esattamente come abbiamo detto che lo Stato non tratta con la mafia, lo Stato non tratta nemmeno con il terrorismo”. La Procura nazionale antimafia e antiterrorismo, intanto, sembra quasi intimare al ministro della Giustizia Carlo Nordio di far rimanere Cospito in regime del 41 bis. Al massimo tornare in quello di alta sicurezza, ma con ogni cautela del caso. Sebbene nel documento non ci sia un’indicazione nettissima, la propensione sembra orientata a voler mantenere il regime attuale. Apertamente contrario a qualsiasi apertura, invece, il procuratore generale del Piemonte, Francesco Saluzzo.

Alberto Celletti

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