guerra-al-caporalato:-a-livorno-i-carabinieri-passano-al-setaccio-il-mondo-dei-riders-/-video

Guerra al caporalato: a Livorno i carabinieri passano al setaccio il mondo dei riders / Video

Livorno, 25 marzo 2023 – Hanno riguardato anche Livorno i controlli straordinari dei carabinieri del Comando per la tutela del lavoro – insieme con i comandi provinciali e con il concorso di diverse polizie locali – per individuare forme di sfruttamento lavorativo, il “caporalato” insomma, concretizzato anche attraverso l’attività dei rider.

A Livorno i carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro e della Compagnia di Livorno hanno sottoposto al controllo di 26 riders che sono risultati tutti in regola, anche in relazione ai mezzi di trasporto utilizzati (auto, scooter, biciclette e motocicli).

Il “caporalato digitale”

Su scala nazionale dai controlli è emersa l’esistenza di nuove forme di  “caporalato digitale” attraverso l’illecita cessione di account, in quanto su 823 lavoratori stranieri controllati, 92 di questi sono risultati in cessione di account per una percentuale pari all’11,2%.

Nel corso dei controlli, i carabinieri hanno proceduto a individuare su strada, e in particolare in ben 225 hot spot preventivamente censiti in tutto il paese, i luoghi ove i rider si ritrovano in attesa di ricevere gli ordini, 1.609 ciclofattorini; verificare la presenza del fenomeno della cessione di account trasversalmente sull’intero territorio nazionale, concentrato soprattutto nel centro-nord Italia con le dinamiche già evidenziatesi a Milano; accertare 23 prestazioni lavorative fornite da persone irregolari rispetto alle norme di soggiorno sul territorio nazionale; avviare le verifiche su oltre 1500 rider circa l’effettivo assoggettamento dei lavoratori a tutti gli obblighi in materia di sicurezza e igiene ai sensi delle norme prevenzionistiche in materia; controllare anche un minore che lavorava in cessione di account che è stato riaffidato al proprio genitore.

I sequestri

Con il concorso di diverse polizie locali di alcune grandi città, è stato eseguito il sequestro e fermo amministrativo di 22 mezzi non idonei alla circolazione stradale in quanto non conformi alla normativa di settore e pericolosi per la salute e l’integrità fisica del rider o di utenti della strada (in molti casi i velocipedi sono stati modificati in maniera artigianale con applicazione di batterie elettriche posticce al fine di aumentarne sensibilmente le prestazioni). In relazione alle riscontrate 92 cessioni di account, all’esito delle verifiche, saranno interessate le 36 Procure della Repubblica competenti per l’ipotesi di intermediazione illecita e sfruttamento del lavoro. Al termine delle attività, con la fattiva collaborazione delle maggiori società di food delivery interessate, gli account in cessione o a qualsiasi titolo utilizzati fraudolentemente sono stati di fatto eliminati.

Related Posts

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *