Una corruzione mondiale, da Premio Nobel del malaffare. Il gruppo Ericsson, il colosso svedese delle telecomunicazioni, ha pagato tangenti per più di vent’anni in almeno 19 nazioni, dall’Africa al Medio Oriente, dall’Europa alla Cina. Ha continuato a corrompere anche dopo essere stato incriminato negli Stati Uniti con sanzioni da un miliardo di euro. E ha tenuto nascosto di aver pagato perfino i combattenti dell’Isis in Iraq.
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