Il clima di tensione
Carmine Di Niro — 29 Gennaio 2023
Il clima di tensione politica e ‘sociale’ sul caso di Alfredo Cospito, l’anarchico in sciopero della fame da oltre 100 giorni per protesta contro il regime di 41bis a cui è sottoposto nel carcere di Sassari, si fa sempre più evidente.
Un chiaro segnale è arrivato dalla risposta di Palazzo Chigi agli attacchi, presumibilmente provenienti dagli ambienti anarchici, avvenuti negli scorsi giorni e nelle scorse ore da Berlino a Barcellona, fino a Torino e a Roma, dove questa notte è stata lanciata una bomba molotov contro il distretto di polizia Prenestino della Capitale che ha fatto ipotizzare agli inquirenti un possibile legame tra il gesto e le proteste in solidarietà a Cospito.
La posizione del governo è dunque che “lo Stato non scende a patti con chi minaccia”, con riferimento ai due ‘attentati’ alle ambasciate all’estero e ai fatti di cronaca italiani, come la busta contenente un proiettile recapitata questa mattina al direttore del Tirreno, Luciano Tancredi.
Gesti che hanno spinto la presidenza del Consiglio a prendere una posizione chiara: “Gli attentati compiuti contro la nostra diplomazia ad Atene, Barcellona e Berlino, come pure quello di Torino, le violenze di piazza a Roma e Trento, i proiettili indirizzati al direttore del Tirreno e al procuratore generale Francesco Saluzzo, la molotov contro un commissariato di Polizia: azioni del genere non intimidiranno le istituzioni”, ribadisce Palazzo Chigi che sottolinea come lo Stato non scenderà a patti con chi minaccia, “tanto meno se l’obiettivo è quello di far allentare il regime detentivo più duro per i responsabili di atti terroristici”.
“Governo fermo al 1978”
Posizione del governo che l’avvocato Flavio Rossi Albertini, difensore di Alfredo Cospito, definisce “singolare”. “L’esecutivo sembra fermo a marzo del 1978, qui non si discute se cedere alle pressioni ma se ricorrono le condizioni per sottoporre e mantenere Cospito al 41bis”, ricorda infatti il legale dell’anarchico recluso a Sassari.
Come sottolinea in una nota Rossi Albertini, quella di Cospito “non è una questione di muscoli ma di diritto, di interpretazione estensiva di una norma eccezionale. Il 41bis dovrebbe essere applicato nei casi tassativi previsti dalla legge, è una norma di stretta interpretazione. Per Cospito è stato ampliato, dilatato il perimetro applicativo e dopo 102 giorni di sciopero della fame è ancora in attesa della decisione del Ministro“.
Cospito continua a peggiorare
Mentre la politica si infiamma per le proteste di matrice anarchica, le condizioni di Alfredo Cospito non fanno che peggiorare. A spiegarlo chiaramente è Angelica Milia, cardiologa e medico di fiducia di Cospito.
“Alfredo ha valori di potassio molto bassi e ha perso un ulteriore chilo, ora pesa 73 kg. Abbiamo aumentato la terapia per evitare aritmia e fibrillazione cardiaca che potrebbero essergli fatali. Va trasferito in una struttura adeguata”, è l’appello che fa Milia, che lo visiterà nuovamente il prossimo 2 febbraio nel carcere di Bancali a Sassari.
Romano di nascita ma trapiantato da sempre a Caserta, classe 1989. Appassionato di politica, sport e tecnologia
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