Roma, 28 feb – La tragedia di Cutro non fa in tempo a piangere i morti che partono le strumentalizzazioni di Ong e – ovviamente – della sinistra al loro seguito. Un dramma di morti che sembra non interessare a nessuno, se non per questioni meramente politiche ben lontane da qualsiasi presunta umanità.

Cutro, le Ong all’attacco: “Il governo fa scaricabarile”

È davvero notevole come il dramma sulla spiaggia di Cutro sia interpretato da certi rappresentanti delle Ong come qualcosa su cui “non speculare” salvo contraddirsi nella medesima frase in cui viene sancito questo principio. Così fa Marco Bertotto, direttore dei programmi di Medici senza frontiere Italia, durante la conferenza stampa sul naufragio di Crotone:  “Lo dico con il rispetto che si deve alle vittime, con il dolore per quanto avvenuto e anche con la ferma intenzione, come richiesto dalla presidente Meloni, di non speculare su queste tragedie. Ma non possiamo non dire con rabbia che le prime dichiarazioni del premier Meloni e del ministro Piantedosi sono poco più di un triste scaricabarile, un ennesimo schiaffo sul volto delle vittime e dei sopravvissuti di questa tragedia”. Insomma, per carità, siamo chiari, non vogliamo speculare, però il governo fa da scaricabarile. Solitamente, l’incoerenza dei personaggi pubblici è desumibile, in casi particolarmente veloci, in alcuni giorni. Il signor Bertotto ci riesce nello spazio di un pensiero: è un record.

La replica dell’esecutivo

C’è da dire che, sul fronte delle dichiarazioni ufficiali, è più difficile dare torto a un governo, quello di centrodestra, che semmai va criticato per ben altro, ovvero il fatto di non essere riuscito nemmeno a ridurre – e in pieno inverno – le partenze e gli sbarchi in questi primi mesi di mandato. Quanto alle considerazioni di merito su quanto avvenuto e soprattutto dichiarato dai sedicenti “buoni”, il ministro dell’Interno Matteo Piantedosi mette in luce ciò che qualsiasi osservatore noterebbe in modo pacifico: “Ribadisco la posizione del governo e il fatto che ci sia stata speculazione su alcune dichiarazioni che sono state del tutto decontestualizzate. È una cosa già successa. Dispiace che in questo momento di tragedia di cui ho testimoniato la sensibilità mia e del governo a Cutro, ci sia un vergognoso livello di strumentalizzazione – ha affermato – è stata messa in discussione la mia posizione sulle partenze da fermare in relazione alla disperazione delle persone”.

Insomma, il torto di Piantedosi sarebbe stato quello di aver invocato la fine di partenze clandestine che producono nella migliore delle ipotesi disastri sociali, culturali ed economici. Nella peggiore – come peraltro spesso avviene – decessi nel bel mezzo del mar Mediterraneo. Cutro è solo l’ultimo caso su cui Ong e sinistra immigrazionista si sono buttati “a pesce”. Per negare responsabilità dell’incoraggiamento di un fenomeno criminale da esse stesse fomentato enormemente.

Stelio Fergola

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