L’annuncio della famiglia
Redazione — 17 Febbraio 2023
La diagnosi di afasia che lo aveva costretto al ritiro dalle scene nel marzo dello scorso anno è diventata ora una ben più grave “demenza frontotemporale”.
È questa la malattia che ha colpito Bruce Willis, iconico attore di Hollywood grazie ad autentici ‘Blockbuster’ negli anni ’80 e ’90 come la saga di Die Hard, Pulp Fiction, Armageddon e Il Sesto Senso.
Al 67enne la scorsa primavera era stata diagnosticata l’afasia, un disturbo che provoca la perdita della capacità di produrre o comprendere un linguaggio.
Nella serata di giovedì però i familiari dell’attore, sua sua moglie Emma Heming – dalla quale ha due figlie – e la ex moglie Demi Moore e le loro tre figlie, hanno reso noto via social network che l’attore soffre di una ben più grave demenza frontotemporale, la forma più comune di demenza nelle persone sotto i 60 anni.
Nel comunicato della famiglia si legge che la scoperta è stata “un sollievo” perché ora c’è “una diagnosi chiara”. Allo stesso tempo i familiari dell’attore sottolineano come si tratti di una “crudele malattia può colpire chiunque e ad oggi non esistono cure”.
E poi ancora: “Con l’avanzare delle condizioni di Bruce, speriamo che l’attenzione dei media possa essere focalizzata sul far luce su questa malattia che necessita di molta più consapevolezza e ricerca”.
Nominato per cinque Golden Globe – vincendone uno per Moonlighting – e anche tre Emmy, vincendone due, dallo scorso anno Bruce Willis ha dovuto abbandonare le scene perché l’afasia stava influenzando le sue capacità cognitive.
Nel comunicato della famiglia si legge che Bruce “ ha sempre creduto nell’uso della sua voce nel mondo per aiutare gli altri e per aumentare la consapevolezza su questioni importanti sia pubblicamente che privatamente. Sappiamo nei nostri cuori che – se potesse oggi – vorrebbe rispondere portando l’attenzione globale sul problema e cercherebbe di aiutare coloro che come lui stanno affrontando questa malattia debilitante “.
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