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Bonaccini: “Non mi aspettavo di perdere alle primarie, con Schlein dobbiamo tenere unito il Pd” – Il Riformista

“L’obiettivo è diventare primo partito alle Europee 2024”

Antonio Lamorte — 2 Marzo 2023

Bonaccini: “Non mi aspettavo di perdere alle primarie, con Schlein dobbiamo tenere unito il Pd”

Stefano Bonaccini arrivava alle primarie di domenica scorsa da favorito: aveva prevalso nei circoli, di circa venti punti percentuali. “Pur non avendo mai pensato di avere la vittoria in tasca, ero fiducioso di potercela fare. Non sono però pentito di essermi candidato: i tantissimi iscritti ed elettori che mi hanno votato meritavano e meritano di essere rappresentati”, ha detto in un’intervista a Il Corriere della Sera il Presidente della Regione Emilia Romagna e candidato alle primarie dem. Non si aspettava di perdere, è stato sconfitto dalla sfavorita alla vigilia Elly Schlein, la nuova segretaria del Pd, prima donna nella storia, sua ex vice in Regione.

“Non ho perso contro un avversario, perché quello è a destra”, dice Bonaccini che ora vuole “aiutare a tenere unito il partito, rilanciando la sua natura riformista e la sua vocazione di governo. Naturalmente la linea la deve e la può dare solo la segretaria, per il mandato che ha ricevuto dagli elettori. Ma è importante che tutta la comunità del Pd si senta pienamente coinvolta e impegnata: non possiamo più permetterci fratture, lotte intestine, mancanza di solidarietà“. Bonaccini è convinto che la linea del partito sull’appoggio all’Ucraina non cambierà con Schlein, più vicina ai movimenti pacifisti.

A differenza di alcuni osservatori e iscritti Bonaccini non contesta il risultato del voto: in particolare era stata criticata la rimonta che dall’esterno del partito aveva ribaltato il risultato all’interno. “Le regole le abbiamo condivise a monte e sarebbe sbagliato contestarle o recriminare dopo il voto. Quindi la vittoria di Elly è chiara. Certo, non era mai capitato che il voto delle Primarie ribaltasse quello degli iscritti, dove ho avuto la maggioranza assoluta, ed è quindi una novità da gestire con intelligenza da parte di tutti, perché la militanza non perda valore. Ma non ho dubbi che Elly vorrà farlo e io farò altrettanto”.

Al centro, dalle parti del Terzo Polo, ci si muove e ci si organizza: si ipotizza un’emorragia di iscritti e di voti. “Dovremo impegnarci tutti perché ciò non avvenga. Partecipare a un percorso condiviso e poi non accettarne l’esito sarebbe sbagliato. Così come è sbagliato e miope auspicare che qualcuno se ne vada o fare spallucce se qualcuno lo fa. Ripeto: servono unità e forza, non contrasti e divisioni. La storia dovrebbe averci insegnato almeno questo”.

L’obiettivo è quello di diventare primo partito alle Europee del 2024. “Negli ultimi tre mesi ho detto cento volte che se avessi vinto avrei chiesto a lei, a Paola De Micheli e a Gianni Cuperlo di essere al mio fianco, e che se avessi perso mi sarei messo a disposizione della nuova leadership. Quindi ribadisco la mia disponibilità a dare una mano. Non parliamo adesso di incarichi, perché il tema non è Stefano Bonaccini, ma unire e rafforzare il Pd. E credo spetti ad Elly indicare il modo in cui si possa darle una mano”.

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Giornalista professionista. Ha frequentato studiato e si è laureato in lingue. Ha frequentato la Scuola di Giornalismo di Napoli del Suor Orsola Benincasa. Ha collaborato con l’agenzia di stampa AdnKronos. Ha scritto di sport, cultura, spettacoli.

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