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Biden applica il metodo Trump sui migranti: stretta sulle richieste d'asilo

Archiviati gli slogan “Open Borders”, sull’immigrazione i dem fanno un bagno di nuda e cruda realpolitk. Il presidente Usa Joe Biden corre ai ripari e svela il piano della sua amministrazione per contenere l’arrivo dei migranti dal confine meridionale. Lo fa adottando una linea decisamente più “aggressiva” e dura rispetto al passato, che ricorda da vicino le tanto osteggiate politiche messe in campo dall’ex presidente Donald Trump. Nella giornata di martedì 21 febbraio, l’amministrazione Biden ha reso nota una proposta di regolamento volta a impedire a gran parte dei migranti che hanno attraversato altri Paesi diretti al confine tra Stati Uniti e Messico di presentare domanda di asilo negli stessi Usa.

La situazione è fuori controllo. Da novembre, infatti, il numero di immigrati arrivati al confine con gli Stati Uniti, argomento di discussione nel recente incontro tra il presidente degli Stati Uniti Joe Biden e il suo omologo messicano, Andrés Manuel López Obrador, è aumentato vertiginosamente, toccando i 206.239 arrivi nel novembre 2022, secondo gli ultimi dati mensili disponibili della Us Customs and Border Protection (Cbp).

Gli arrivi di migranti negli Usa superano di gran lunga il picco raggiunto durante l’ultima grande ondata migratoria al confine tra Stati Uniti e Messico nel maggio 2019 e sono approssimativamente alla pari con il picco precedente raggiunto nel marzo 2000, secondo Pew Research.

Biden adotta la linea dura e scarica i liberal

La nuova proposta di regolamento di 153 pagine, che potrebbe interessare decine di migliaia di immigrati provenienti dall’America centrale, rappresenta una netta continuità per l’amministrazione Biden e, come sottolinea la Cnn, ricorda le misure adottate dall’amministrazione Trump.

La normativa proposta presumerebbe la non ammissibilità all’asilo e “incoraggerebbe i migranti ad avvalersi di percorsi legali, sicuri e ordinati verso gli Stati Uniti”, o altrimenti a “richiedere asilo o altra protezione nei Paesi attraverso i quali viaggiano”, riducendo così la “dipendenza dalle reti dei trafficanti di esseri umani che sfruttano i migranti a scopo di lucro”, secondo il testo del regolamento.

Sebbene ci siano alcune eccezioni, la nuova normativa si applicherebbe generalmente ai migranti che attraversano illegalmente il confine tra Stati Uniti e Messico. Non si applica ai minori migranti non accompagnati. Tra i piani presi in considerazione dall’amministrazione c’è anche l’uso di un processo di espulsione accelerato noto come “rimozione accelerata”.

Tensioni nel Partito Democratico

“Per essere chiari, questa non era la nostra prima preferenza e nemmeno la nostra seconda”, ha detto ai giornalisti un funzionario dell’amministrazione dem, aggiungendo che ora spetta al Congresso approvare la riforma. “Queste misure temporanee vengono prese per necessità“, ha detto il funzionario dell’amministrazione, ammettendo così la situazione di grande difficoltà in cui si trova l’amministrazione Usa su questo fronte.

I funzionari hanno respinto il paragone con le politiche adottate dalla precedente amministrazione repubblicana, ma i deputati e senatori democratici più a sinistra, così come i rappresentanti ispanici, in un incontro privato con il segretario per la sicurezza interna Alejandro Mayorkas la scorsa settimana, hanno espresso le loro preoccupazioni e la loro contrarietà alla nuova normativa proposta dall’amministrazione Biden. Critiche indirizzate al presidente Usa sono state espresse da parte del Congressional Hispanic Caucus, secondo quanto riferito dalla Cnn.

Sarà battaglia legale

I democratici Jerry Nadler e Pramila Jayapal in una nota si dichiarano “profondamente delusi dalla proposta dell’amministrazione Biden di limitare l’accesso all’asilo”, sottolineando che “la capacità di chiedere asilo è un principio fondamentale protetto dalla legge federale e non dovrebbe mai essere violato”. Dure critiche anche dal mondo dell’associazionismo progressista legato ai dem. “Questa regola resuscita una delle politiche anti-asilo più dannose e illegali dell’amministrazione Trump”, ha dichiarato Krish O’Mara Vignarajah, presidente e amministratore delegato del Lutheran Immigration and Refugee Service. Karen Musalo, direttrice del Center for Gender and Refugee Studies presso l’Università della California College of the Law, San Francisco, ha affermato che la proposta di Biden ignora le condizioni pericolose e la limitata capacità di asilo nei Paesi di transito in cui ci si aspetta che i migranti cerchino protezione. “È un terribile esempio di tentativo di violare i propri obblighi legali nazionali e internazionali”, ha affermato.

Come nota il Guardian, la misura andrà quasi certamente incontro a una battaglia legale; Donald Trump ha messo in campo un divieto simile nel 2019, ma una corte d’appello federale ne ha impedito l’entrata in vigore. In tal senso, l’American Civil Liberties Union (Aclu) ha già promesso battaglia, paragonando la proposta dell’amministrazione Biden a quelle adottate dall’ex presidente Donald Trump. Ora l’opinione pubblica progressista definirà “disumano” anche Joe Biden?

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